La transizione ecologica, volenti o nolenti, è iniziata e presto potremmo vedere l’ambiente che ci circonda molto diverso da com’è oggi.
per le vecchie case c’è poco da fare, si dovranno effettuare delle ristrutturazioni per renderle il più efficienti possibile dal punto di vista energetico. Invece le nuove case e fabbricati, che saranno costruiti da zero, potranno davvero essere sostenibili al 100%.
In fondo, almeno teoricamente, è già tutto possibile. Partendo dalle fondamenta, i nuovi edifici si poserebbero su materiali riciclati e provenienti dagli scarti edilizi; la mobilia o le strutture interne potrebbero derivare da legname riciclato da varie fonti, e soprattutto a livello energetico potrebbero cambiare molte cose.
Naturalmente l’edificio green dovrà usare energia al 100% proveniente da fonti sostenibili e quindi le nuove costruzioni saranno già dotate di pannelli solari, o impianti solari termici, e così via. Ma non è tutto, anzi, secondo l’Agenda ONU 2030 la vera rivoluzione sarà non solo a livello architettonico ma anche e soprattutto a livello culturale.
Come funzioneranno le case del prossimo futuro e come cambieranno le nostre abitudini quotidiane
Entro il 2030 i Governi si impegneranno affinché i 17 punti stabiliti dall’Agenda vengano rispettati. Non si tratta, dunque, solo di costruire gli edifici in maniera diversa e più efficiente, ma di cambiare il modo di vivere, che attualmente non è più sostenibile per il Pianeta.
Non solo bioedilizia, ma anche tanti progetti per combattere i cambiamenti climatici, e per consumare e utilizzare le risorse in maniera più responsabile. Proprio a causa dei cambiamenti del clima, l’ONU prevede che molto probabilmente l’acqua potabile dovrà essere razionata.
Nell’ultimo secolo, con il benessere e l’aumento delle attività produttive nonché del numero di abitanti, l’uso dell’acqua è cresciuto esponenzialmente. Ma la pessima notizia è che il 90% delle risorse idriche viene sfruttato da una percentuale minima di persone, il 12% a livello globale.
Uno dei punti stabiliti dall’Agenda 2030 è infatti quello di realizzare impianti per il recupero delle acque reflue, oltre al cambiamento nelle abitudini per utilizzare la risorsa fondamentale nel modo corretto. In una casa green, dunque, potrebbero trovarsi impianti ad hoc e l’acqua di primo e secondo riciclo potrebbero essere usate per i servizi igienici ma anche per fare la lavatrice e per innaffiare le piante e i prati del giardino.
Oltre a questo, ogni singolo edificio potrebbe compensare le emissioni di Carbonio aumentando il verde o attuando progetti riconosciuti a livello globale. Un mondo, dunque, che è già tecnicamente possibile costruire e che presto potremo vedere coi nostri occhi.