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Normative

Case e terreni: cambia tutto con riforma catasto e tasse | Commercialisti lanciano allarme

Con la nuova riforma del Fisco vengono introdotte novità anche su catasto, case, terreni ed altri fabbricati: scopriamole insieme.

Dopo l’approvazione dello scorso Venerdì 18 Agosto della riforma fiscale, il Governo in carica avrà ora due anni di tempo per produrre le leggi ed i decreti necessari ad applicare tutti i temi inclusi nel testo votato dalle Camere. Da un punto di vista di continuità, stando a quanto confermato dalle ultime notizie emerse, il piano avviato dal precedente Governo Draghi di revisione del catasto al momento non risulta una priorità dell’attuale esecutivo. 

Dunque si prevede che nessuna tassa diretta sulla casa subirà modifiche, mentre con ogni probabilità verrà effettuato un aggiornamento delle classi degli immobili. L’aggiornamento previsto, pur non impattando significativamente in termini di imposte, inciderà certamente sulle operazioni di compravendita a causa delle conseguenze di oscillazione dei prezzi, i quali dovranno essere rapportati al livello energetico di ciascun immobile. 

Stesso discorso anche per terreni e colture: anche per loro, infatti, è previsto un aggiornamento annuale di classi e qualità, mentre per agricoltura verticale, micro propagazione e coltivazione catastale si prevede un’estensione della tassazione. Infine, per i redditi dei fabbricati si prevede un’estensione della cedolare secca anche sugli immobili di tipo non abitativo.

Gli aggiornamenti catastali richiesti dall’UE e la riforma già avviata dall’ex Governo Draghi

Al momento la riforma del catasto sembra quindi essere stata “congelata” dall’esecutivo, pur tuttavia essendo assai improbabile che si tratti di una scelta sine die. E ciò per due motivi prevalenti: ovvero la richiesta di agire in tal senso pervenuta direttamente dall’Unione Europea, da un lato, e l’avvio dei lavori per la riforma già avvenuto durante il precedente Governo Draghi, dall’altro. 

La riforma del catasto al momento non risulta tra le priorità del Governo – DesignMag.it

Con l’avvio, il precedente Governo aveva più volte ribadito di essere intenzionato a far emergere, attraverso la riforma, i cosiddetti immobili fantasma, in particolare potenziando gli strumenti di mappatura e censimento dell’Agenzia delle Entrate, senza tuttavia voler aumentare in alcun modo la tassazione su quelli pre-esistenti. Inoltre, i dati aggiornati e le nuove informazioni ottenute tramite la riforma su case, terreni, fabbricati ed altri immobili non sarebbero stati utilizzati per calcolare la base imponibile.

Per ora, tuttavia, il Governo Meloni pare non considerarla un’urgenza ne una priorità. Vedremo se e quando tornerà ad essere un tema incluso nel dibattito parlamentare e quindi un’opzione dell’esecutivo per una successiva manovra riformatrice da realizzare entro i termini di mandato.

Gian Lorenzo Lagna

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Gian Lorenzo Lagna