La riforma del Governo Meloni intende rivoluzione il Testo Unico sull’edilizia, vediamo cosa cambia per le case e gli appartamenti.
Le modifiche al Testo Unico sull’Edilizia del governo Meloni mirano a cambiare radicalmente le norme sugli interventi edilizi, le nuove regole sono pensate per semplificare le procedure e rendere più snelli i lavori sia se si tratta di nuove costruzioni o più semplicemente di ristrutturazioni di immobili già esistenti. Novità sono previste anche per le eventuali demolizioni e sui condoni edilizi.
In cosa consiste la riforma del Testo Unico sull’Edilizia e a quali lavori si applica? Cerchiamo di fare il punto sulle novità che si preannunciano di un certo rilievo e che sono volte a rivoluzionare le regole in materia edilizia sul territorio nazionale. Il tema fondamentale della riforma sul Testo Unico sull’Edilizia a cui il governo Meloni tiene molto è la semplificazione burocratica per far partire prima i lavori.
Lo scopo fondamentale delle nuove regole è quello di snellire le procedure e velocizzare l’inizio dei lavori, ad esempio con l’impiego di autocertificazioni. E rendere così più facile e meno macchinoso l’ottenimento dei permessi per costruire che va richiesto al Comune di competenza.
Le novità dovrebbero riguardare diversi aspetti che riguardano la definizione degli interventi edilizi. In particolar modo per quanto riguarda la manutenzione straordinaria. Ma anche il il frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari e la ristrutturazione edilizia. Si mira a cancellare l’obbligo di Comunicazione di inizio lavoro e il silenzio-assenso sul permesso di costruire.
Per snellire le procedure si mira a sostituire la segnalazione certificata di inizio di attività in alternativa al permesso di costruire con una “disciplina della segnalazione certificata di inizio attività”, anche a “effetto differito”. Altre modifiche potrebbero riguardare le regole da seguire nei casi di assenza di permesso di costruire o in totale difformità. Anche per quanto riguarda eventuali demolizioni a seguito di abusi edilizi sono previste ulteriori tolleranze.
Nel dettaglio, per quanto riguarda gli abusi edilizi potrebbe essere annunciato un nuovo condono edilizio se l’abuso è stato commesso in assenza di vincoli relativi ad un titolo abilitativo. O se l’abuso interessa un immobile situato in una zona difficile da un punto di vista ambientale.
Va detto che il governo Meloni sta ancora lavorando alla definizione di ulteriori modifiche e novità relative al Testo Unico sull’Edilizia. Insomma niente è ancora certo e i testi potrebbero subire modifiche. Per cui si parla di una legge delega che potrebbe essere pronta entro l’estate e di un successivo decreto delega, che dovrà passare in Consiglio dei ministri per poi arrivare alle Commissioni parlamentari.