Case del futuro: secondo gli esperti ci saranno grandi cambiamenti da adottare

I tempi cambiano e il settore immobiliare, secondo gli esperti, è destinato a conoscere importanti novità in futuro. Come saranno le nostre case?

Il cambiamento fa parte della nostra società e rappresenta una risposta a nuove esigenze, portando spesso e volentieri a vere e proprie rivoluzioni negli ambiti più diversi. Secondo gli esperti in futuro il settore immobiliare andrà incontro a delle importanti modifiche, legate a variazioni riguardanti non solo il modo in cui viviamo l’ambiente domestico ma anche l’evoluzione del modello famigliare, un elemento fondamentale nella progettazione delle case.

I professionisti dello studio di architettura Hanghar hanno affrontato l’argomento, in un progetto dal nome Structural Space. A detta degli esperti, la concezione tradizionale di casa si discosta sempre più dalle esigenze dei suoi abitanti. Di solito, infatti, le abitazioni vengono definite in base al numero delle camere da letto presenti.

Il modello generalmente è uno e prevede una stanza più grande e altre due di minore dimensione. Da una composizione simile si comprende che le case vengono ideate per famiglie in cui ci sono due figli. Tale modello, tuttavia, al giorno d’oggi “corrisponde ad una piccola parte della popolazione”.

Come saranno le case del futuro? La rivoluzione è in arrivo

Come sottolineato dagli esperti, ormai in Italia sono solo 4 coppie su 10 a fare almeno due figli. La distribuzione delle camere da letto nelle nostre abitazioni, quindi, in molti casi non si adegua alle reali esigenze di chi ci vive. Per tenersi al passo coi tempi, è necessario progettare case che siano in grado di evolversi insieme ai loro abitanti: che si tratti di una coppia, di una famiglia in cui sono presenti bambini, di un gruppo di amici o di pensionati.

In tale ottica, per i professionisti del settore è fondamentale “consentire la massima liberà d’uso”. Secondo Hanghar è il momento di lasciarsi alle spalle i “layout fissi e convenzionali”. Bisogna puntare, invece, sul “collegamento di una serie di stanze di proporzioni rettangolari” che siano collegate tra loro attraverso delle “ampie aperture centrali”.

Le case del futuro saranno prive di corridoi e avranno delle stanze “versatili”, da destinare a più scopi. Se la progettazione delle abitazioni negli ultimi anni ha tenuto principalmente conto della loro redditività economica, gli esperti ritengono che ora sia necessario “recuperare il concetto di vita gradevole”, tipico delle case edonistiche.

Ciò a cui ambisce Hanghar è realizzare abitazioni dotate di un’architettura “dinamica, amichevole e flessibile”, che non influenzi il modo in cui gli abitanti decidono di organizzare la propria vita all’interno dell’ambiente domestico. Sulla stessa scia è lo studio Peris+Toral Arquitectes, secondo il quale per le generazioni più giovani è necessaria una configurazione spaziale che si differenzia da ciò a cui siamo stati abituati.

“Un ritorno a un ambiente unico, che accumula tutto lo spazio privato disponibile” rappresenta la soluzione migliore secondo gli esperti, che per il futuro immaginano case con stanze “senza nome”, le cui funzioni possono variare anche nel corso della giornata offrendo agli abitanti uno spazio polivalente. “Discontinua, espansiva, porosa, indeterminata e reversibile: è così che immaginiamo la casa diffusa della generazione Z”, affermano gli specialisti.