Lo Space Clearing è una pratica di riordino che farà davvero la differenza: sarà in grado di trasformare la nostra casa e la nostra vita.
Tenere la casa costantemente ordinata è un impegno importante. Non sempre infatti si riesce a mettere ogni oggetto esattamente dove dovrebbe essere. In certi casi abbiamo addirittura così tanti oggetti che non tutti hanno un posto definito in casa.
La conseguenza principale di una situazione del genere è sentirci sopraffatti da una casa che non riusciamo a tenere sotto controllo, e non è uno stile di vita salutare. Vivere in una casa disordinata ha infatti molte controindicazioni di natura pratica: spesso non abbiamo lo spazio per svolgere attività o addirittura mansioni importanti, come studiare o cucinare, non troviamo facilmente quello che ci serve e, nei casi più gravi, siamo a disagio quando qualcuno viene a trovarci a casa.
Oltre ad avere conseguenze pratiche e logistiche, però, vivere in un ambiente troppo ingombro e disordinato ha anche delle conseguenze psicologiche non indifferenti sulla nostra vita. Vivere nel disordine infatti genera ansia, senso di oppressione e può condurre anche a una depressione profonda.
Come si fa allora a gestire la casa senza essere sopraffatti dagli oggetti e dal disordine?
Space Clearing: cos’è e come si fa
“Space Clearing” significa letteralmente “liberare spazio” o “fare spazio”. Si tratta quindi di un’attività diversa dal semplice riordino, perché riordinare un ambiente significa semplicemente trovare una disposizione più funzionale o razionale ad oggetti che sono presenti nell’ambiente ma di cui non abbiamo intenzione di disfarci.
Lo Space Clearing è invece più simile al decluttering, cioè alla sistematica selezione di ciò che ci serve e di ciò che non ci è utile allo scopo di liberarci completamente del superfluo e fare più spazio alle cose e alle attività che ci servono davvero e che ci rendono felici.
Lo Space Clearing si fa per gradi: si sceglie un angolo troppo ingombro della casa e si procede a prendere e analizzare ogni singolo oggetto in esso contenuto allo scopo di decidere se tenerlo o buttarlo. Le regole da seguire per operare la selezione sono molto semplici: se un oggetto non si usa da almeno due anni deve essere buttato, perché non serve; se un oggetto ci suscita ricordi e sensazioni negative deve essere buttato, perché non ci fa bene.
Dopo aver fatto selezione, bisognerà riorganizzare tutti gli oggetti che abbiamo deciso di conservare ma in maniera da liberare più spazio possibile, per esempio utilizzando contenitori, cesti o scatole che oltre a contenerli ordinatamente possano nascondere gran parte del disordine.
L’obiettivo sarà ottenere ambienti ordinati e superfici il più possibile sgombre. Fare spazio significa infatti ritrovarsi con una casa più vuota ma una mente più leggera.