Il risparmio è assicurato: chi vuol comprare casa può valutare un metodo d’acquisto spesso descritto senza troppa oggettività.
Il settore immobiliare è contaminato da tanti falsi miti duri a morire. Il problema principale è la generalizzazione. Le difficoltà particolari vengono assolutizzate e tutto ciò che è possibile viene descritto come impossibile o, quantomeno, complicato. Tra agevolazioni, costi fiscali, sconti, oneri di agenzie, problemi burocratici, mutui e altri vincoli, il potenziale acquirente può essere sopraffatto dai dubbi e lasciarsi anche prendere dal panico.
Chiunque si sia informato, magari solo per curiosità, sulla possibilità di acquistare casa attraverso le aste immobiliari si sarà di certo scontrato con alcuni pregiudizi duri a morire. Tutti sanno o almeno intuiscono che comperare un immobile all’asta può essere un vero affare. In determinate situazioni è infatti possibile, attraverso questo metodo d’acquisto istituzionalizzato e dunque al 100% legale, acquistare casa con sconti medi del 30-40%, fino a un risparmio netto del 50%.
Le aste immobiliari rappresentano un’ottima cosa per chi cerca un immobile o un’occasione, ma vanno affrontate con consapevolezza. Ci sono pro e contro, come in tutte le situazioni. Sì, acquistare una casa o un locale commerciale all’asta vuol spesso dire poter ottenere anche uno sconto che si aggira intorno al 50% rispetto a quello che si pagherebbe sul libero mercato. Ma vale sempre la pena considerare ciò che potrebbe risultare poco conveniente.
Se il prezzo di aggiudicazione è invitante, ci sono sempre altre spese da mettere in conto. Per esempio i aggiuntivi relativi alla cauzione (di solito il 10-20% del prezzo offerto) e tutte le altre spese legali e amministrative. Per partecipare a un’asta bisogno versare un assegno di anticipo.
Aste immobiliari: il metodo per comprare casa risparmiando fino al 50%
Si sente spesso dire anche che gli venduti immobili all’asta possono presentare in molti casi problemi come abusi edilizi o criticità strutturali. Non è impossibile. In questo senso va quindi preventivata la necessità di interventi più o meno urgenti. In generale, chi è a digiuno di procedure legali e amministrative, potrebbe avere un po’ di difficoltà nel partecipare a iniziative del genere.
Tra le spese aggiuntive c’è anche il compenso del delegato alla vendita. E poi ci sono le eventuali spese di condominio arretrate del debitore (ma, per legge, solo quelle relative all’anno in corso e a quello precedente alla vendita). Ecco perché informarsi è fondamentale.
Va anche precisato che se non ci si aggiudica l’immobile, l’assegno consegnato per partecipare all’asta viene restituito. In caso di aggiudicazione è invece possibile accedere al mutuo a prezzi vantaggiosi e persino a tante agevolazioni fiscali. Si sente dire anche che partecipare a un’asta può essere pericoloso, dato che bisogna “affrontare” speculatori e malavitosi.
Sì, ci sono anche immobili messi all’asta che sono stati espropriati a dei condannati, ma tutte le aste vanno intese come procedure pubbliche, iniziative trasparenti e tutelate. Tutte le informazioni sull’immobile sono disponibili e verificabili prima, durante e dopo l’asta. Affidarsi ai soli annunci non è consigliabile. Una perizia da parte di un consulente esperto è una soluzione ideale prima della partecipazione a qualsiasi tipo di asta. Perché risparmiare è importante, ma evitare di rischiare lo è ancora di più.
Le aste sono spesso demonizzate o descritte come procedure sordide e pericolose. Bisogna stare attenti e non essere superficiali, ma non è nulla di così spaventoso: tutti possono parteciparvi e poter concludere affari interessanti.
