L’IMU sulla casa ricevuta in eredità è uno dei tasselli più complessi da gestire quando si parla degli immobili e relative tasse.
L’imposta municipale unica è una tassa che viene corrisposta su tutti gli immobili a partire dal secondo, sostanzialmente pertanto non va pagata per quelli che figura come abitazione di residenza. Tuttavia ci sono una serie di cavilli, opzioni, dettagli che possono rendere necessario pagare la tassa in alcune condizioni specifiche, oppure esserne esentati.
Poiché la normativa è molto articolata e in continua evoluzione, non è sempre facile determinare cosa fare e come farlo nel modo corretto. Per questo è indispensabile informarsi per avere tutti i dettagli circa la condizione attuale e sapere come procedere.
IMU sulla casa ricevuta in eredità: come evitare problemi
Una delle casistiche più frequenti è quella di un immobile che viene ereditato e, quindi, una successione che si avvia direttamente dopo. In questo caso, come in qualunque altro vi sia ripartizione (es una casa che viene ceduta a più fratelli), sarà necessario corrispondere l’IMU in proporzione alle quote spettanti sulla casa stessa.
Laddove la successione sia legittima, allora la divisione sarà automatica, altrimenti sarà determinata da testamento e andrà quindi calcolata appositamente. Questa tassa va pagata a partire dal giorno del subentro nella proprietà. Cosa fare dunque? Tutti coloro che figurano come proprietari sono tenuti a indicare i dati anagrafici del defunto, il codice fiscale e pagare subito mediante F24 quanto dovuto, in proporzione.
Il problema che si pone e che tutti sottovalutano è cosa accade se uno dei soggetti che hanno ereditato l’immobile si trova a non pagare la sua fetta. Il Comune sicuramente può agire per morosità andando a rivalersi sulle proprietà, gli altri comunque non figurano come responsabili del suo debito. Per quanto concerne la questione debiti pregressi, allora è giusto sapere che, se il defunto o genitore o parente che ha dato l’eredità non ha pagato l’IMU questo debito si trasferisce direttamente agli eredi. Nel momento in cui infatti un soggetto ottiene un’eredità e l’accetta, lo fa nella sua totalità sia di beni che di debiti (per evitare il problema in questo caso è utile, prima di firmare, fare un’analisi della condizione debitoria della persona).
L’IMU, come altre tasse, va in prescrizione dopo 5 anni quindi, laddove non vi siano ulteriori comunicazioni, il Comune non potrà procedere al recupero di tale credito. Va poi ricordato che l’IMU andrà saldato progressivamente quindi è onere di chi possiede l’immobile controllare quando pagare e cosa pagare.