Casa, nuove regole per i proprietari: come cambia l’agibilità, obblighi e requisiti

Intanto, è fondamentale chiarire la confusione che spesso si genera tra i termini “agibilità” e “abitabilità”.

Questa distinzione, ormai superata dal 2001, ha visto l’unificazione dei concetti sotto il solo termine di “agibilità”. Questo cambiamento riflette l’evoluzione delle normative edilizie e urbanistiche, mirando a semplificare le procedure per i cittadini e gli operatori del settore.

L’obiettivo è quello di rendere più accessibile la comprensione delle norme che regolano il nostro vivere quotidiano negli spazi abitativi.

La certificazione di agibilità oggi

La certificazione di agibilità rappresenta un requisito fondamentale in diverse situazioni: dalla compravendita all’affitto di una casa, dall’abitare in un immobile fino al ricongiungimento familiare. La sua omissione comporta sanzioni pecuniarie significative. Tuttavia, emerge una tendenza verso la semplificazione della procedura attraverso l’autocertificazione da parte del direttore dei lavori o di altri tecnici incaricati. Questo processo testimonia un passaggio verso una maggiore fiducia nelle professionalità coinvolte nella realizzazione e ristrutturazione degli immobili.

Interessante notare come le autorità procedano con verifiche a campione per assicurarsi della veridicità delle autocertificazioni presentate. Questo sistema non solo garantisce il rispetto delle normative ma instaura anche un meccanismo di controllo efficace per prevenire eventuali irregolarità. Il certificato d’agibilità si conferma quindi come uno strumento essenziale per garantire sicurezza e conformità degli immobili alle norme vigenti.

concetto di abitabilità
La richiesta per ottenere il certificato di agibilità (Designmag.it)

I requisiti richiesti per ottenere il certificato d’agibilità sono molteplici e riguardano aspetti strutturali, dimensionali ed impiantistici dell’immobile. Dall’altezza media ponderale alle dimensioni minime dei locali abitabili, dal rapporto aeroilluminante alla conformità degli impianti idrico, termico ed elettrico; ogni dettaglio contribuisce a definire l’idoneità abitativa dell’immobile secondo criteri ben precisi che mirano al benessere degli occupanti.

Le nuove direttive in materia di agibilità sembrano orientarsi verso una maggiore semplificazione delle procedure burocratiche senza tuttavia compromettere gli standard qualitativi e di sicurezza richiesti. L’introduzione della possibilità di autocertificarne alcuni aspetti rappresenta un passaggio significativo in questa direzione. Resta da vedere come queste modifiche verranno implementate sul territorio nazionale e quali effetti avranno sulla pratica quotidiana nel settore immobiliare.

Le nuove regole sull’agibilità segnano un importante passaggio nel tentativo delle autorità competenti di rispondere con efficacia alle esigenze del mercato immobiliare contemporaneo, cercando al contempo di mantenere elevati gli standard abitativi.

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