La case in offerta non sempre sono un affare. Si può nascondere un disastro non controllando un piccolo ma significativo dettaglio.
I costi degli immobili sono onerosi, ecco perché quando si trova una casa in offerta si potrebbe voler concludere il prima possibile quello che si pensa possa essere un vero affare. In realtà ci sono alcune considerazioni da fare prima di avanzare una proposta.
Cercare casa è un lavoro piuttosto impegnativo. Il primo passo è definire un budget tenendo in considerazione le spese iniziali non coperte da un eventuale mutuo più il valore massimo dell’immobile che l’istituto di credito finanzierà. Individuata la somma spendibile si potrà iniziare la ricerca. Si potrebbero dover accettare dei compromessi, non sempre la casa dei sogni è a portata di portafoglio.
Terrazzo, piano alto, ascensore, rifiniture, posizione ogni dettaglio inciderà sul costo finale. Le agenzie immobiliari proporranno delle soluzioni accettabili (o si potranno trovare in autonomia grazie ai portali online di vendita di appartamenti e villette) e così si inizieranno a visitare gli immobili partendo da quelli che sembrano delle vere occasioni. Un costo più basso rispetto a quello di mercato, però, potrebbe significare che c’è un “inganno” sotto.
Forniamo un dato, oltre la metà del pacchetto di case in offerta è in classe energetica G. Può essere un dato che per molti significa ben poco invece ha un’importanza rilevante. La classe G è lo standard peggiore per l’efficienza energetica. Viene attribuita agli edifici costruiti senza tener conto delle prestazioni energetiche, ad abitazioni energivore e inefficienti con alto impatto sull’ambiente e in bolletta. Tutto ciò che l’Unione Europea disprezza e vuole eliminare in un’ottica di transizione green.
La Direttiva case green, infatti, parla chiaro. Vanno ridotti i consumi degli immobili residenziali (e non solo) entro pochi anni. Già si cerca una riduzione di energia del 16% entro il 2030 per poi arrivare negli anni successivi al 20/22%. Una classe energetica G è ben lontana da queste indicazioni. Di conseguenza il valore della casa che rimarrà a questo livello scenderà notevolmente, anche del 40% e più.
Potrebbe sembrare, dunque, un’offerta conveniente oggi in termini di costi l’acquisto di un immobile in classe G ma nel tempo si rivelerà la scelta sbagliata a meno che non si abbia già in programma una ristrutturazione. In tal caso, se nel conteggio della spesa iniziale rientrano acquisto più ristrutturazione può essere un compromesso accettabile comprare una casa di classe G perché con i dovuti interventi si potrebbe aumentare l’efficienza energetica dell’immobile.