Se la casa è in affitto e ci sono problematiche legate a muffa e umidità, chi dovrà pagare le spese di bonificazione? Ecco la risposta
Una casa in affitto è tendenzialmente (quasi) sempre più comoda di una mutuabile. Meno pressioni fiscali sul lungo periodo, una libertà minore, ma tutto sommato senza avere mai chissà quali limiti. Il problema, come al solito, sono i contenziosi col proprietario. Essendo una casa in affitto all’atto pratico identica ad un qualsiasi immobile mutuabile, può capitare che si possano verificare determinate problematiche. Come da titolo, parleremo di muffa e umidità.
Nel momento in cui due incombenze simili si verificano, chi deve sostenere le spese per la loro sanificazione? La risposta a quanto pare esiste, ed è molto meno articolata di quanto si possa immaginare. Per principio, il proprietario dell’immobile deve essere totalmente in grado di consegnare alla persona o alle persone in affitto l’appartamento privo di alcun problema. Ciò significa che eventuali problematiche andranno risolte per tempo, prima che vi possa soggiornare qualcuno possibilmente. Nel caso in cui questo dovere venga meno, ci sono alcune clausole da rispettare obbligatoriamente. Diversamente, per le persone in affitto ci dovranno essere dei vantaggi.
Riduzione del canone in caso di muffa: vantaggi per l’affittuario
Vantaggi che il locatore dell’appartamento non potrà non concedere. Partendo dal principio elencato dalla domanda, il proprietario dovrà personalmente adempiere a tutti i doveri di riqualificazione dell’immobile. La persona che sarà in affitto, dunque, non dovrà economicamente contribuire in alcun modo a questo procedimento.
Se ciò invece dovesse avvenire, per gli inquilini ci saranno varie strade che si possono percorrere. La prima, quella più comune, è richiedere una risoluzione del contratto anche con poco preavviso. La seconda consiste in una riduzione del canone.
In merito a questo secondo punto, ci sarà da fare un approfondimento dedicato, per questioni di spazio e priorità.
Nel caso in cui l’immobile in cui si risiede sia circondato di muffa e umidità, sarà possibile richiedere al proprietario originale una riduzione del canone di affitto. Oltre ovviamente all’intervento in sé, a cui dovrà sopperire proprio il diretto interessato alla causa.
Non sarà invece previsto alcun risarcimento, considerando che al fronte di questi problemi il proprietario si dovrà attivare immediatamente per risolvere il prima possibile questo problema. Agendo ovviamente nel pieno rispetto delle normative vigenti, che è doveroso ricordare essere citate negli articoli del Codice Civile numero 1578 e 1581.