Chiunque abbia preso una casa in affitto si pone questa domanda: chi paga la Tari tra inquilino e proprietario? E la risposta merita un approfondimento.
Quando si parla di tasse sulla casa c’è sempre da fare una distinzione tra chi abita in una casa in affitto e chi invece ha una casa di proprietà e ci vive abitualmente. Cioè ha in quella sede la sua residenza. Ci sono proprietari di casa che hanno diversi immobili e pongono in locazione per avere un reddito aggiuntivo. In questo quadro, tra affittuari e proprietari, chi deve pagare la Tari?
La Tari è una tassa obbligatoria che deve quindi essere pagata necessariamente se non si vogliono avere guai con l’Agenzia delle Entrate.
Chiariamo subito prima di tutto cos’è la Tari. Si tratta di una tassa sui rifiuti urbani che il cittadino versa per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nonché di manutenzione dei cassonetti atti a raccogliere i rifiuti stessi.
Tra le varie tasse sulla casa che pesano sulle tasche dei contribuenti c’è quindi la Tari. In genere la tassa sui rifiuti urbani la paga chi usufruisce dell’immobile. Quindi nel caso di una casa in affitto il versamento dell’imposta deve essere effettuato da parte dell’inquilino, ma c’è un piccolo dettaglio da tenere in considerazione. Infatti dipende dalla durata del contratto.
La legge stabilisce, che “in caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la Tari è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie” (legge di Stabilità). Cosa vuol dire in soldoni?
Che a pagare la Tari è chiamato l’inquilino di casa, che di fatto produce i rifiuti per quella data abitazione ma che è esonerato dal pagamento se l’affitto è inferiore ai sei mesi nel periodo che va da gennaio a dicembre di un determinato anno.
Quindi il pagamento della Tari, che lo ricordiamo è obbligatorio, è relativo alla durata del contratto di affitto. Cioè se il contratto di locazione che è stato stipulato è inferiore ai sei mesi paga il proprietario di casa, se invece è superiore ai sei mesi paga regolarmente l’inquilino.
Dunque quando si prende in affitto una casa è bene prestare particolarmente attenzione alla durata del contratto, così da avere ben chiari quali siano i propri oneri nei confronti dell’immobile.