Quando si stipula un contratto per casa in affitto, è indispensabile leggere attentamente tutte le clausole, si rischia di dover pagare gli elettrodomestici come nuovi.
Il contratto di affitto può nascondere varie insidie, conoscere le regole essenziali può essere un valido aiuto. Ad esempio se si rompe un elettrodomestico presente in casa in affitto, chi deve pagare la riparazione?
Ci sono obblighi ben precisi sulla manutenzione della casa ammobiliata, che in linea generale non sono diversi dall’immobile concesso privo di mobili.
Il contratto di affitto è un patto scritto secondo cui il locatore cede un immobile ad uso abitativo ad un inquilino (locatario). Per affittare un’unità abitativa in modo regolare, bisogna seguire sei passi fondamentali:
1) registrare il contratto all’Agenzia delle Entrate con il pagamento dell’imposta di registro;
2) fare le volture delle utenze;
3) stipulare una polizza assicurativa (obbligatoria);
4) chiedere il deposito cauzionale o la garanzia fideiussoria;
5) selezionare gli inquilini attraverso le garanzie;
6) regolare l’accesso alla proprietà.
Nel contratto è prevista anche la clausola “manutenzione e riparazione” specificando le manutenzioni ordinarie necessarie che l’inquilino deve fare. Questa clausola può contenere tutte le regole destinate al buon uso degli elettrodomestici e degli arredi. Ed è per questo che prima di firmare un contratto, è una buona regola leggere attentamente le clausole.
Il conduttore ha l’obbligo di consegnare l’immobile in buono stato di manutenzione, questo include anche gli elettrodomestici. (Codice civile articolo n. 1575). Pertanto, se un proprietario affitta casa comprensivi di elettrodomestici (frigo, lavatrice, lavastoviglie, eccetera) devono essere funzionanti, anche perché sicuramente il canone di affitto è comprensivo della quota del mobilio.
Invece, il conduttore deve effettuare la manutenzione ordinaria dell’immobile e degli elettrodomestici presenti nella casa (Codice civile articolo 1576).
Questo significa che l’inquilino deve curare gli elettrodomestici con la manutenzione ordinaria, per non far deteriorare il bene. Infatti, il locatore non è tenuto a riparare i danni prodotti dal conduttore per negligenza o imprudenza. Ad esempio: il guasto della caldaia dovuto perché il locatore non ha provveduto a effettuare i controlli periodici.
Il locatore è tenuto al pagamento delle spese di manutenzione straordinarie, ma non è facile stabilire quali sono gli interventi ordinari o straordinari. Questo spesso causa attrito tra locatore e conduttore.
In linea generale le spese a carico del conduttore sono le spese che permettono il funzionamento dell’elettrodomestico, anche se sono escluse le spese su un elettrodomestico molto vecchio che ha smesso di funzionare (vetustà del bene).