In caso di eredità di un immobile è essenziale fare attenzione all’IMU, si rischia infatti di commettere un grave errore con ripercussioni.
Uno dei problemi e dei dilemmi dell’IMU e del suo pagamento si apre soprattutto quando la casa viene ceduta, venduta, ereditata. In questo caso infatti chi è che deve far fronte al pagamento? Ci sono condizioni che non sono così lineari come si potrebbe immaginare, ed è proprio qui che nasce il problema.
Ovviamente ricevere la casa in eredità non implica che un soggetto poi ci vada a vivere all’interno. Può capitare che questi abbia ad esempio la necessità di rispettare il diritto di abitazione di un’altra persona che ci vive all’interno. Le cose pertanto si complicano. Infatti è plausibile che quando uno dei genitori venga a mancare la casa venga data in eredità al figlio, con diritto d’uso però dell’altro genitore, e quindi del coniuge del defunto, proprio sulla casa. in questo caso quindi in realtà la persona riceve l’immobile ma, pur volendo, non ci può vivere all’interno.
In alcuni casi è prevista per i cittadini l’esenzione IMU, che va impiegata correttamente per evitare problemi, quindi è dovere di chi la richiede capire quali sono i limiti e quali sono le caratteristiche. È esclusa dalla tassazione quella che viene definita come dimora abituale, che differisce da quella che è la residenza o il domicilio.
Le condizioni sono molto articolate nell’ordinamento italiano ma sostanzialmente l’IMU va pagata quando si tratta di un’abitazione secondaria, quindi di fatto quando non ci si vive all’interno. Quando si crea il problema dell’eredità e quindi quando la casa non diventi residenza o altro perché abitazione del coniuge superstite, allora non sarà possibile usufruire dell’esenzione IMU.
Gli eredi saranno tenuti a versare quanto dovuto. Se invece la persona con diritto di abitazione si trova in una struttura, ricoverato o presso RSA allora vale l’esenzione IMU a patto che il regolamento comunale di quell’area contempli questa possibilità. Se nessuno degli eredi vive all’interno dell’immobile tutti saranno comunque tenuti a versare l’IMU secondo la propria quota di eredità.
Ovviamente oltre a quella che è la direttiva a livello nazionale è sempre fondamentale prendere atto di quello che viene fatto a livello comunale e quindi bisogna chiaramente incontrare i limiti e i dettagli di questa legge. È giusto sapere però che non vi è solidarietà passiva nel versamento di questa tassa, questo vuol dire che se uno degli eredi non paga la quota, gli altri non dovranno coprire la sua parte.