Ridurre le spese previste per ogni casa, soprattutto quelle per mutuo e bollette, è importante per tutti. Ecco come raggiungere l’obiettivo.
In un periodo come quello che stiamo vivendo i soldi non sembrano bastare mai, soprattutto a causa dell’aumento del costo della vita, evidente un po’ per tutti. Gestire tutte le spese previste per una casa può essere tutt’altro che semplice, ben sapendo che a quanto previsto per il cibo si devono aggiungere altre voci importanti e a cui non è possibile sottrarsi, quali le bollette, il mutuo (o l’affitto) ed eventuali altre emergenze che devono essere messe in conto pur non essendo previste.
Chi è in difficoltà non si deve comunque perdere d’animo, grazie ad alcuni semplici stratagemmi, che non richiedono fortunatamente grandi sforzi, il gioco è fatto. La differenza rispetto a quanto accaduto finora sarà davvero evidente, con buona pace del bilancio familiare, anche se sono ovviamente raccomandazioni che possono essere utili anche per le persone che vivono da sole.
Cosa fare per abbassare le spese di casa
Spesso si tende a pensare che risparmiare sia fondamentale, ma che sia possibile solo con una serie di sacrifici che alla lunga possono essere difficili da mantenere. Fortunatamente non è così, soprattutto per quanto riguarda le spese che sono previste in ogni casa.
Chi ha un mutuo dovrebbe innanzitutto valutare il tipo di accordo sottoscritto e prendere in considerazione eventuali modifiche. Se si è scelto il tasso variabile è più che normale che con la variazione dei tassi di interesse l’importo possa cambiare, anche verso l’alto, è bene quindi capire con la banca se sia possibile passare al tasso fisso.
A volte anche questo potrebbe non essere sufficiente (le rate sono elevate anche per chi ha un tasso fisso), si può quindi pensare a una surroga, che prevede una modifica alle condizioni, che diventano più basse, ma passando a un altro istituto di credito, il tutto a costo zero. Attualmente i migliori tassi (Tan) vanno da 3,10% a 3,30%, con una rata mensile intorno ai 615 euro, se la proposta è differente, ci si dovrebbe rivolgere a un’altra filiale.
Non si deve inoltre sottovalutare il ruolo del conto corrente, indispensabile per accredito di stipendio/pensione, gestione dei risparmi e pagamenti vari. Negli ultimi cinque anni, secondo quanto emerso da un’analisi di Bankitalia, c’è stato un aumento medio del 31% con una spesa complessiva cresciuta di 24,6 euro. Si potrebbe notare una forte differenza preferendo un conto on line o presso uno sportello postale (si parla anche di un -60%).
Forti aumenti hanno riguardato anche le bollette: le materie prime hanno registrato un calo a inizio anno, ma non tutti hanno riscontrato una diminuzione degli importi in fattura. Non è detto che chi è già passato da tempo al mercato libero abbia avuto un effettivo miglioramento. Chi preferisce una tariffa bloccata, dovrebbe avere un costo per la luce compreso tra 0,32 e 0,36 euro al kWh, per il gas tra 1,29 e 1,44 euro al smc, se fosse superiore può essere arrivato il momento di aderire a un altro fornitore.
Avere internet in casa è imprescindibile un po’ per tutti, occhio però ai costi previsti anche per questo servizio. Tanti puntano a un unico fornitore per mobile e fisso, opzione ideale in un’ottica di risparmio (oltre che per motivi pratici), anche se è sempre raccomandabile verificare tutit i dettagli del contratto. Spesso, infatti, il costo è più basso nei primi mesi per poi aumentare.
Tanti consumatori si sono ritrovati poi a gestire un rialzo nei costi per l’assicurazione auto, fondamentale per chi ha una macchina che utilizza per i suoi spostamenti quotidiani. A dicembre 2023, secondo l’osservatorio di Facile.it, in media servivano 618,55 euro, vale a dire il 35% in più rispetto allo scorso anno. Non si dovrebbe escludere a priori l’ipotesi di un cambio di compagnia, avendo cura di confrontare massimali, franchigie, clausole accessorie, varie formule di guida e installazione della scatola nera.
