Apre al pubblico per la prima volta Casa Balla, la dimora romana dell’artista futurista Giacomo Balla oggi diventata casa-museo e finalmente accessibile a tutti. Qui visse molti anni fino alla sua morte nel 1958, dopodiché fu abitata delle figlie Elica e Luce fino agli anni ’90. Un iniziativa molto importante, realizzata in occasione dei 150 anni della nascita dell’artista, avvenuta a Torino.
L’appartamento di famiglia in via Oslavia 39B, nel quartiere Prati, è stato vissuto a lungo ed è la più tangibile testimonianza del genio artistico e della creatività di Balla, che lo trasformò in un vero e proprio studio-laboratorio dove tutto era utile al suo progetto artistico, delle pareti ai mobili, passando per gli arredamenti e gli utensili, senza ovviamente dimenticare le opere d’arte sparse qua e là.
Foto M3Studio Courtesy Fondazione MAXXI © GIACOMO BALLA, by SIAE 2021
Casa Balla, protetta da un vincolo di tutela dal 2004, diviene aperta al pubblico grazie a un progetto del Museo MAXXI, che dopo un accordo raggiunto con gli eredi, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio e con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mic e il contributo della Banca d’Italia, ha portato avanti il restauro, durato tre anni, e l’organizzazione dell’apertura.
Per ora è visitabile solo in maniera temporanea, infatti, sarà visitabile esclusivamente su prenotazione nei weekend fino al 21 novembre prossimo, ma come ha spiegato Bartolomeo Pietromarchi, direttore del museo romano, l’obiettivo è quella di renderla aperta per sempre.
Per celebrare ulteriormente i 150 anni della nascita di Balla, sempre il MAXXI ha organizzato anche un’importante mostra celebrativa presso Galleria 5: curata da Pietromarchi e Domitilla Dardi, si intitola Casaballa. Dalla casa all’universo e ritorno e propone disegni, oggetti, bozzetti, arredamenti, provenienti da Casa Balla, messi in dialogo con altri artisti internazionali. In particolare sono gli oggetti di design a confrontarsi con l’opera del futurista.
Foto M3Studio Courtesy Fondazione MAXXI © GIACOMO BALLA, by SIAE 2021