Per dimostrare la proprietà di una casa è indispensabile il titolo o atto di provenienza. Ecco tutto quel che c’è da sapere al riguardo.
Nella vita può capitare di dover o voler vendere (o donare) un immobile a un’altra persona, o di doverne dimostrare la proprietà per i più disparati motivi, per esempio nell’ambito di un contenzioso. Il semplice fatto di viverci o di possederlo da molti anni non basta: occorre una prova documentale. In questo caso, il notaio o chi per lui ci chiederà sicuramente di produrre, tra gli altri documenti, il “titolo di provenienza”. Di cosa si tratta?
Il titolo o atto di provenienza è il documento che giustifica l’utilizzo di un immobile in qualità di proprietario, ed è indispensabile per poter cedere la proprietà di un immobile o qualsiasi altro diritto reale (usufrutto, nuda proprietà, servitù, ecc). Il titolo di provenienza di una casa attesta la titolarità del diritto su di essa. E sono diverse le modalità con cui si può diventare proprietari di un immobile.
Il titolo di provenienza dalla A alla Z
Il titolo di provenienza di una casa è un atto pubblico. Gli esempi classici sono l’atto di compravendita o di la donazione, la successione legittima o testamentaria, l’assegnazione a socio di cooperativa o la sentenza di un giudice (per esempio all’esito dell’accertamento di intervenuta usucapione). La compravendita è sicuramente l’atto più comune: il diritto ceduto può riguardare la proprietà o un altro diritto reale minore (usufrutto, nuda proprietà, superficie, servitù). Per trasferire la proprietà è indispensabile un atto notarile: la scrittura privata siglata tra le parti, a meno che non si tratti di un compromesso (ovvero di un contratto preliminare), non è valida.
Ebbene, dove possiamo reperire il proprio titolo di provenienza nel caso in cui vi venisse chiesto di dimostrare la titolarità su un dato immobile? Se si tratta di una casa che abbiamo comprato, possiamo recuperare l’atto di acquisto dal nostro archivio personale o richiedendo una copia al notaio che a suo tempo ha autenticato l’atto. Se il notaio è andato in pensione, è deceduto, ha cambiato distretto o risulta per qualsiasi altro motivo irreperibile, possiamo richiedere una copia (semplice o autenticata) all’archivio notarile distrettuale, o ancora rivolgerci all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente per ottenere una copia conforme dell’atto.
