Casa acquistata dopo il divorzio: puoi ficcarti in un grosso guaio senza saperlo

Si può acquistare una casa dopo il divorzio? È bene agire con cautela e nel rispetto della legge, altrimenti si va incontro a grossi problemi.

È ormai sempre più raro trovare coppie che resistano nel corso del tempo, anche se spesso può essere ideale per entrambe le parti decidere di prendere strade diverse, così da evitare recriminazioni continue che non fanno mai bene. Arrivare al divorzio non è comunque mai semplice, in fase di separazione si può approfittare della situazione per ottenere una rivalsa sul partner se si è delusi per quello che è accaduto, pur sapendo quanto questo sia deleterio sul piano economico.

Una volta giunti a questa fase, è però bene essere rispettosi della legge, che disciplina con attenzione questi casi, con una burocrazia che può rivelarsi più pesante del previsto. La cautela deve essere massima soprattutto quando si deve acquistare una casa nuova, circostanza che una delle due parti in causa deve sempre mettere in conto.

Occhio a cosa si fa quando si acquista la casa dopo il divorzio

Una volta sancito il divorzio, il giudice deve assegnare quella che era la casa coniugale a una delle due parti, in genere alla moglie, soprattutto se ci sono figli in comune. In questi casi il marito ha la necessità di trovare un’altra abitazione dove vivere, anzi si ritrova costretto a farlo anche se era di sua proprietà l’immobile in cui la famiglia si trovava durante il matrimonio

Fare questo passo sfruttando alcune agevolazioni fiscali può essere provvidenziale per molti, anche se può esserci il dubbio se questa operazione possa essere considerata prima casa o meno. Tanti si sono rivolti al Tribunale per eliminare ogni dubbio a riguardo, nella maggior parte dei casi il giudice ha dato parere favorevole alla domanda per il bonus. Questo è però possibile se chi deve comprare l’immobile rispetta quando previsto dalla legge.

bonus per acquisto casa dopo il divorzio
È bene rispettare le norme quando si cerca una casa nuova – Foto | Deisgnmag.it

Il bonus prima casa può essere ottenuto se si rispettano alcuni requisiti ben precisi, ovvero:

  • non essere proprietari di un’altra abitazione, acquistata con la stessa agevolazione fiscale su qualsiasi parte del territorio nazionale. In caso contrario, il proprietario ha 1 anno di tempo dal nuovo acquisto per venderla o donarla;
  • rasferire la propria residenza, entro 18 mesi dall’acquisto della casa, nel Comune ove questa è situata (non necessariamente nella stessa via);
  • non essere proprietari di un’altra abitazione nello stesso Comune dove si trova quella da acquistare.

Altre caratteristiche devono inoltre riguardare l’mmobile che si deve acquistare:

  • non deve essere venduto prima di 5 anni, a meno che, entro 1 anno, non si acquisto uno nuovo rispettoso dei requisiti appena elencati;
  • non deve essere di lusso (categorie A/1, A/8 o A/9).

C’è inoltre un altro elemento che deve essere tenuto presente in questi casi se non si vuole andare icontro a problemi. I controlli per verificare la decadenza del bonus prima casa devono essere fatti entro massimo 3 anni dalla data di registrazione del nuovo atto di compravendita. Superato quel periodo, scatta la decadenza, l’Agenzia delle Entrate non può più contestare il secondo acquisto.

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