Sempre più famiglie optano per il cappotto termico in modo da tagliare i costi in bolletta ma attenzione, controlla subito un dettaglio o corri un serio pericolo.
Visti gli attuali costi delle bollette e visto che non tutti possono permettersi di installare pannelli solari o impianti che sfruttano l’energia eolica, molte famiglie optano per il cappotto termico in modo da isolare la propria abitazione e ridurre dispersione di calore.
Il cappotto termico può essere di due tipi: esterno o interno. Quello esterno è più lungo da realizzare e costa anche di più ma i vantaggi che apporta sono migliori: consente di fare un salto anche di 6 classi energetiche. Il cappotto termico interno costa molto meno ma permette un miglioramento di solo 2 classi energetiche al massimo.
Si tratta comunque, in entrambi i casi, di una soluzione molto utile per evitare sprechi, mantenere stabile la temperatura interna della casa e, quindi, risparmiare sulle bollette. Attenzione però: se un “particolare” non è a norma allora corriamo un serio pericolo. Nel prossimo paragrafo vediamo, nei dettagli, di cosa si tratta.
Cappotto termico: ecco cosa devi controllare per non correre rischi
Hai deciso di fare installare il cappotto termico alla tua abitazione in modo da tagliare i costi in bolletta? Il cappotto termico è un’ottima soluzione che sempre più famiglie adottano: il vantaggio è sia ambientale che economico. Ma attenzione: controlla subito un particolare oppure rischi davvero grosso.
Come anticipato nel paragrafo precedente, il cappotto termico è un’ottima soluzione per migliorare l’efficienza energetica di un edificio e, dunque risparmiare sulle bollette. Ma se il cappotto termico non è a norma allora corri dei seri rischi. Se il cappotto termico non è a norma, non rischi una semplice sanzione: rischi addirittura la vita!
Che cosa devi controllare? Che il cappotto termico sia ignifugo. Per appurare che abbia questa caratteristica devono essere presenti i seguenti elementi: il sistema deve essere dotato dal produttore stesso di ETA – la Valutazione Tecnica Europea – secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e di marcatura CE. Solo se fornito di questi requisiti, il cappotto termico può essere considerato a norma.
Ma non basta. Per essere sicuri di non correre alcun rischio è fondamentale che il cappotto termico sia installato correttamente e progettato da un esperto di questo settore. Coloro che poi lo installeranno devono essere muniti di patentino di installatori di sistemi a cappotto secondo la norma UNI 11716.
La scelta dei materiali può variare in base alle esigenze di ognuno di noi e anche in base a quanto siamo disposti a spendere ma, naturalmente, i materiali devono sempre essere idonei. Infine, dopo aver fatto installare il cappotto termico, è indispensabile che vengano effettuati controlli periodici per verificare lo stato dei materiali e delle strutture e la reazione al fuoco.