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Architettura

Cappotto termico: basta salassi, arriva quello low cost e le famiglie festeggiano

Con la cancellazione del Superbonus, tempi duri per chi vuole installare un cappotto termico. Ecco, allora una versione low cost.

Veniamo da anni in cui si è parlato tanto del cosiddetto “cappotto termico”. Inserito in una serie di pacchetti, normative e agevolazioni che, a partire dalla pandemia da Covid-19, hanno contraddistinto anche il dibattito politico. Oggi arriva quello low cost, spenderete davvero pochissimo.

Ed è una soluzione sicuramente necessaria. Sì, perché i vari bonus riferiti all’edilizia (si pensi, in primis, al Supebonus) hanno, per anni, contraddistinto la scena politica ed economica. Fu il Governo presieduto da Giuseppe Conte a inserire gradualmente le prime misure, soprattutto per ridare vita e animo all’economia italiana, fiaccata dalla pandemia da Covid-19.

Ovviamente, come per molte misure previste dall’ordinamento italiano, non sono mancate le disfunzioni e le ruberie e le truffe. Spesso scoperte dalle forze dell’ordine. E così, facendo leva su questo, il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha smantellato tutto l’impianto. A cominciare dal Superbonus 110%. Una linea simile a quella adottata per il Reddito di cittadinanza, altra misura vessillo del Movimento 5 Stelle.

Il cappotto termico low cost

E così, ora, niente più agevolazioni per l’edilizia. Proprio in un momento in cui l’Unione Europea bracca soprattutto l’Italia per dare seguito alla direttiva Case Green. E, allora, acquisisce ulteriore importanza poter installare il proprio cappotto termico nel proprio palazzo, senza spendere una fortuna. Tutto quello che c’è da sapere.

Parliamo di una forma molto particolare di cappotto termico. Ossia, il “cappotto verde”. Di cosa si tratta? È una soluzione innovativa ed ecologica per migliorare il comfort abitativo e ridurre l’impatto ambientale degli edifici. Prevede l’installazione di piante e vegetazione sulle facciate e sui tetti degli edifici, offre numerosi benefici, tra cui una significativa riduzione della temperatura interna, contribuendo così a contrastare il caldo estivo.

Con il “cappotto verde” si spende pochissimo (designmag.it)

Questa tecnica può essere applicata sia sui tetti che sulle pareti, trasformando le strutture architettoniche in veri e propri giardini verticali. Le piante, attraverso il processo di evapotraspirazione, assorbono il calore dall’ambiente e rilasciano umidità, creando un microclima più fresco attorno all’edificio. Inoltre, la vegetazione funge da barriera naturale contro i raggi solari, impedendo al calore di penetrare direttamente nelle pareti e nei tetti.

Le città, con le loro superfici asfaltate e gli edifici in cemento, tendono a trattenere più calore rispetto alle aree rurali, creando delle “isole di calore”. Il verde pensile contribuisce a mitigare questo fenomeno. Ma non è questo l’unico beneficio. Com’è noto, infatti, le piante migliorano la qualità dell’aria. E poi, volete mettere quanto siano belle? Insomma, siete pronti a installare il vostro piccolo bosco verticale?

Claudio Rossi

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Claudio Rossi