[galleria id=”1897″]La poltrona Felt Chair, prodotta da Cappellini, appartiene a un filone del disegno industriale chiamato pop per il fatto di avere delle forme che ricordano le produzioni degli anni sessanta e settanta. La poltrona si caratterizza per la scocca monoblocco in vetroresina che nasce da un’unica lamina piegata e curvata per assumere la forma ergonomica che ha voluto il designer. Il motivo per cui ve la segnalo è la fortissima componente d’ innovazione di Flet chair perché elimina la tradizionale soluzione di continuità tra le parti costitutive di una poltrona: gambe, seduta, schienale.
E’ il solo foglio di vetroresina che assolve le funzioni necessarie con le giuste forme. Per di più si tratta di una poltrona la cui leggerezza formale emerge non appena la guardiamo di profilo o posteriormente per cui si vede la sottigliezza del supporto, vuoto sotto una seduta che è messa in equilibrio da un perno che tocca il pavimento.
Felt Chair accoglie il suo utente con una silhouettes concava che segue la linea idealmente tracciata dalla schiena umana ed è alta da accoglierne anche la testa. Si tratta di un tipo di design che, sfruttando al meglio le caratteristiche del materiale utilizzato, si presta a costruire un oggetto inusuale e carico di innovazione e potenzialità, come solo Cappellini sa fare.
Il concept è dell’ australiano Marc Newson, un maestro del pop design, chiaramente rinnovato con materiali e tecniche all’avanguardia come si vede, tra gli altri, nei suoi lavori per Smeg. La poltrona disponibile anche nei colori lucidi: arancio, rosso, verde, blu, bianco e nero. Da oggi in un edizione limitata con disegni colorati