Nel 2024 è possibile richiedere la riduzione del canone di locazione, come e quando farlo: la legge parla chiaro.
In Italia negli ultimi due anni il prezzo medio per un affitto è in continua crescita, questo ha raggiunto il suo massimo nel mese di luglio con un valore di circa 14,06 € al metro quadro. In media l’affitto mensile per un proprietà oscilla tra i 402€ e u 5.224€.
Questa spesa va a sommarsi all’aumento del costo della vita, rendendo ancora più precaria la situazione economica di molti italiani. La riduzione del canone di locazione può quindi rappresentare un importante sollievo per quanti si trovano ad affrontare un momento di difficoltà economica, per poterlo ottenere è necessario conoscere le condizioni precise e i passi da seguire per poterlo ottenere.
La possibilità di richiedere una riduzione del canone di locazione è un’opportunità rilevante per molti inquilini, tuttavia va compreso che non si tratta di un diritto automatico: la richiesta va infatti giustificata da specifiche condizioni.
In primo luogo, le difficoltà economiche dell’inquilino devono essere reali e dimostrabili. Qualora l’inquilino dovesse perdere il lavoro o subire una significativa riduzione del reddito familiare, queste circostanze possono costituire una base solida per richiedere la riduzione.
Tuttavia è necessario ottenere il consenso del locatore per poter ottenere la riduzione del canone di affitto, questo infatti ha la facoltà di accettare o rifiutare la richiesta del suo inquilino. Questo implica che, anche se le ragioni dell’inquilino sono valide, la riduzione non è garantita se il locatore non concorda con la modifica del contratto di locazione.
Non esiste alcun obbligo legale che imponga al locatore di accettare la riduzione, anche se l’inquilino si trova in difficoltà economica. Tuttavia, la legge italiana cerca di incoraggiare le parti affinché trovino un accordo amichevole, in particolar modo quando una riduzione temporanea del canone può evitare che l’inquilino diventi moroso.
Per rendere la negoziazione più semplice l’inquilino può presentare tutta la documentazione che attesti le difficoltà economiche, come dichiarazioni fiscali o lettere di licenziamento. Per poter richiedere la riduzione del canone l’inquilino dovrà redigere una richiesta scritta, nella quale spiega le ragioni della domanda e propone un nuovo importo per il canone mensile.
Una volta raccolta tutta la documentazione per la richiesta, questa andrà inoltrata al locatore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (PEC), per avere prova dell’avvenuta consegna. A questo punto si potrà avviare una trattativa con il locatore, nel caso in cui questa dovesse andare a buon fine sarà necessario formalizzare la riduzione mediante un accordo scritto, che andrà allegato al contratto di locazione originale.
Il documento firmato da entrambe le parti dovrà essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, così da garantirne la validità legale.