Caminetto e stufa domestici, la legna da non bruciare assolutamente: rischi per salute e sicurezza

Non tutta la legna va intesa come combustibile opportuno da usare nel caminetto o nella stufa in casa: il rischio è quello di intossicarsi.

Una casa riscaldata da un caminetto o da una stufa esprime sempre un calore particolare: più profondo e tangibile rispetto a quello creato da qualsiasi altro sistema di riscaldamento. Il fuoco naturale crea un’atmosfera speciale, quasi romantico. Merito del crepitio della legna che arde, dello scintillio mobile delle vampe… Camini e stufe domestiche rivelano anche carattere inimitabile dal punto di vista dello stile. Un camino, in senso puramente estetico, è un elemento d’arredamento molto più affascinante di un termosifone.

Inoltre caminetto e stufa rappresentano soluzioni versatili, abbastanza pratiche e sostenibili. Ogni sistema di risaldamento che sfrutta legna o pellet come combustibile si pone come scelta più sostenibile rispetto a quelli che traggono alimentazione dai combustibili fossili. E se la legna proviene da fonti rinnovabili e viene gestita in modo responsabile diventa anche una soluzione economica e dal minore impatto ambientale.

Ciononostante, chi in casa, per riscaldarsi d’inverno, utilizza un caminetto o una stufa dovrebbe imparare a non usare alcuni tipi di legna. I pericoli sono molteplici e coinvolgono la salute di chi abita la casa, la sicurezza della struttura e l’integrità del sistema di riscaldamento.

Ci sono dunque alcuni tipi di legna e altri materiali che non dovrebbero mai essere bruciati per produrre calore. Ma quali sono? E perché è necessario evitarli? L’istinto di chi si trova di fronte a un camino, spesse volte, è di usare la fiamma come strumento capace di ardere qualsiasi tipo di materiale. Ma un comportamento del genere può rivelarsi estremamente dannoso.

Legna e altri materiali da non bruciare mai nel caminetto o nella stufa

C’è chi addirittura non si fa scrupoli a usare il caminetto come una sorta di inceneritore domestico per lo smaltimento dei rifiuti. Capita dunque che nel fuoco finiscano contenitori in tetrapack, perché associati erroneamente al cartone. Si tratta di una scelta pericolosissima: la combustione di cartoni per il latte e succhi di frutta genera infatti diossina, che è una sostanza non solo tossica ma anche cancerogena!

Legna pericolosa da ardere in casa
Stufa domestica: il legno più adatto come combustibile – designmag.it

Risulta sbagliato e pericoloso anche usare come combustibile il legno trattato. La formica, il laminato plastico, i pannelli di legno in truciolare, il medium density, il legno verniciato dei vecchi infissi… sono tutti materiali che esposti al fuoco rilasciano gas velenosi derivati da solventi e colle.

Bisogna fare attenzione anche alla cosiddetta legna verde, cioè a quella ancora umida e non stagionata. Non solo è difficile da accendere ma produce anche tanto fumo, che non è mai un bene in ambiente domestico. Ci sono poi alcuni tipi di legna, come quella dell’abete o del pino, che con la loro resina possono causare problemi respiratori.

Al di là dei problemi legati alla salute, bruciare materiali sbagliati può anche danneggiare il sistema di riscaldamento. Il caminetto e la stufa devono quindi accogliere solo legna secca e stagionata, in modo che possa essere garantita una combustione più pulita e sicura. Bisogna anche evitare di favorire la produzione di creosoto, una sostanza che si accumula sulle pareti della canna fumaria e può incendiarsi.

Gestione cookie