Cambia l’IMU nel 2025: le aliquote dei Comuni subiranno una forte variazione e non solo

Anno nuovo e IMU nuova: cambiano le aliquote dei Comuni per quanto riguarda l’imposta municipale unica. Vediamo tutte le novità.

La nuova legge di Bilancio è ormai alle porte e il Governo di Giorgia Meloni è al lavoro da mesi su più fronti. I tasti da toccare sono tanti: le risorse finanziarie a disposizione poche. I cambiamenti in previsione sono importanti e uno di questi riguarderà l’IMU, l’Imposta Municipale Unica.

L’IMU è un’imposta che contribuisce al finanziamento delle casse comunali e riguarda solo chi possiede immobili extra rispetto all’abitazione principale. Si paga l’IMU sull’abitazione principale solo se essa rientra nelle categorie degli immobili di lusso. Dal 2025 cambierà tutto.

I cambiamenti riguarderanno sia le modalità di riscossione sia gli importi di questa tassa. L’obiettivo è rendere tutto il sistema più efficiente e più trasparente ma si prevedono già parecchie polemiche: alcune novità pensate dal Governo meloni, infatti, potrebbero non piacere a tutti.

IMU: ecco cosa cambierà dal 2025

Prepariamoci ad un anno di grandi novità. E non solo per quanto riguarda le pensioni. L’Esecutivo procede spedito verso una riforma fiscale che non tralascia nulla, nemmeno l’IMU che, invece, è un’imposta dovuta ai Comuni e non direttamente allo Stato. Dal 2025 cambierà molto anche in tal senso.

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IMU: ecco cosa cambierà dal prossimo anno/Designmag.it

Intenzione dell’Esecutivo è creare maggiore uniformità e, dunque, dal 2025, entrerà in vigore una nuova normativa che riguarderà la determinazione delle aliquote IMU. Nello specifico, dal prossimo anno i Comuni potranno determinare le aliquote IMU esclusivamente sulla base di fattispecie imponibili predefinite dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

In pratica ci sarà più uniformità e meno differenze tra un Comune e l’altro. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza ai cittadini circa le regole alla base delle tasse che devono pagare ogni anno. Pertanto verrà fortemente limitata la libertà di manovra dei singoli Comuni che dovranno sempre rispondere al Governo centrale.

Ma questo non sarà l’unico cambiamento: un’altra novità di rilievo sarà l’introduzione del pagamento digitale unificato. Addio a bonifici bancari o bollettini postali: dal 2025 l’IMU si pagherà solo attraverso una piattaforma digitale unica, gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Molti potrebbero pensare che questa digitalizzazione rappresenterà un problema per le persone più anziane e meno abituate a destreggiarsi con gli strumenti informatici ma, a ben vedere, questo sistema unificato offrirà più vantaggi che svantaggi. In primis tutte le transazioni dei contribuenti saranno registrate digitalmente e ci saranno meno rischi di bollettini smarriti e pagamenti non pervenuti

In secondo luogo addio a lunghe file in Posta o in Banca: si potrà pagare l’IMU comodamente da casa propria in pochi clic. Infine verranno ridotti gli errori di calcolo in quanto il sistema calcolerà automaticamente l’importo che ogni contribuente è tenuto a pagare basandosi sui dati catastali aggiornati e sulle aliquote stabilite.

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