Cambia l’atto notarile per chi acquista casa, non bisognerà più inserire questo dato

Cambia l’atto notarile per chi acquista casa, nuove regole con le novità introdotte nel Ddl Lavoro che semplificano tutta la procedura. 

Il Ddl Lavoro modifica le regole dei rogiti immobiliari, eliminata una norma inserita con il decreto legge n. 23/2006. Le nuove regole prevedono l’eliminazione dall’atto notarile per acquisto casa dell’indicazione delle provvigioni.

Presto, nel rogito immobiliare non si dovrà più indicare gli importi delle provvigioni versate all’agente immobiliare, sarà necessario indicare il numero della fattura.

Il nuovo atto notarile per chi acquista casa: le semplificazioni

L’attuale normativa prevede che quando si acquista casa entrambe le parti (acquirente e venditore) dichiarano se hanno ricorso a un agente immobiliare. Se la risposta è affermativa è necessario dare i dati del mediatore immobiliare (codice fiscale, partita IVA, il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione, il numero di iscrizione alla Camera di commercio).

Cambia l'atto notarile
Nuove regole per i rogiti notarili sulle provvigioni di mediazione (Designmag.it)

Questo processo è stato inserito nella normativa attualmente in vigore, con l‘obiettivo di garantire la trasparenza e la legittimità delle transazioni immobiliari. 

Oltre ai dati del mediatore immobiliare, è necessario indicare anche l’importo delle provvigioni pagate da entrambi le parti e specificare le modalità di pagamento. Precisiamo che chi acquista ha diritto a una detrazione fiscale del 19% su un massimo di 1.000 euro per la spesa relativa alle provvigioni pagate al mediatore.

Dal 2025 l’obbligo di inserire tutti i dati del mediatore nel rogito e i relativi importi delle provvigioni pagate, potrebbe essere annullato. In effetti, le modifiche prevedono che sia possibile indicare il numero della fattura del mediatore e la modalità di pagamento. Con queste modifiche sarà sufficiente indicare la fattura e le modalità del pagamento, senza indicare gli importi versati all’agente immobiliare.

Questa modifica è un passo avanti verso la riservatezza delle trattative e migliora l’interazione tra venditore e compratore.

Secondo il presidente della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) Gian battista Baccarini, questa modifica ha l’obiettivo di tutelare la privacy e la riservatezza nei contratti di mediazione. Inoltre, garantisce libertà di trattativa tra il professionista e il cittadino. La negoziazione delle spese di mediazione è libera e non ha senso rilevare alla controparte gli importi concordati, in quanto potrebbe creare delle situazioni poco piacevoli.

Inoltre, Baccarini precisa che in riferimento ai dubbi sui rischi di evasione fiscale, sono già superati con l’obbligo della fatturazione elettronica. Infatti, basterà fare riferimento alla fattura per ricostruire i pagamenti eseguiti in modo tracciabile.

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