Per le caldaie a gas è arrivata la fine di un’era: a partire dal 2025 cambia tutto, ecco qual è il futuro.
Con l’inizio di un nuovo anno è inevitabile che ci siano delle novità, sia in positivo che in negativo. Il 2025 è destinato a segnare la fine di un’era per quanto riguarda le caldaie a gas. Vediamo, di seguito, quali sono i cambiamenti con cui dovremo fare i conti nei prossimi mesi e come adeguarci al meglio.
La caldaia a gas è il sistema di riscaldamento più utilizzato per le nostre case. Fino allo scorso anno è stata messa a disposizione dei cittadini un’agevolazione dedicata agli acquirenti di uno di questi dispositivi. Prima dell’inizio del 2025, infatti, era possibile beneficiare di uno sconto del 50% tramite il bonus ristrutturazioni (con una spesa massima che poteva raggiungere i 96mila euro).
Coloro che installavano una caldaia a condensazione appartenente alla classe energetica A o superiore, insieme ad un sistema di termoregolazione avanzato, avevano inoltre modo di usufruire dell’ecobonus che poteva coprire fino al 65% delle spese sostenute. A partire da quest’anno, tuttavia, non si potrà più godere di alcun incentivo in relazione all’acquisto di caldaie a gas.
Caldaie a gas, stop alle agevolazioni nel 2025: cambiano le regole
Il 2025 è stato designato come l’anno di stop delle agevolazioni che coinvolgono il riscaldamento a combustibili fossili. È da quanto disposto dalla direttiva europea Case Green, che punta a raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050. Ecco per quale motivo da quest’anno non sono più previsti sconti sull’acquisto delle vecchie caldaie a gas.
Ci saranno però incentivi per chi acquista impianti ibridi e opta per soluzioni sostenibili e innovative, in linea con gli standard europei. Tra queste troviamo le pompe di calore, che sfruttano energia elettrica per il riscaldamento e il raffrescamento dell’ambiente domestico; o i pannelli radianti elettrici, capaci di produrre calore in modo uniforme nell’abitazione grazie alla loro tecnologia ad infrarossi.
Il riscaldamento a pavimento è un’altra valida opzione, in grado di portare calore nella casa riducendo il consumo energetico. In alternativa si può puntare sulla caldaia a biomassa: tramite la combustione di materiali organici (come ad esempio la legna e il pellet), distribuisce calore.
Oppure ancora sulla caldaia ionica, che non necessita di combustibili fossili per riscaldare l’ambiente. L’acquisto di uno di questi dispositivi, nel lungo periodo, si rivelerà un investimento che ci permetterà di ridurre i nostri consumi (risparmiando di conseguenza sulle bollette), migliorare la qualità dell’aria e inquinare meno.