Caldaia in blocco, come intervenire per farla ripartire senza l’intervento di un tecnico

Ritrovarsi con la caldaia in blocco è tutt’altro che raro, risolvere non è comunque così impossibile senza dover per forza chiamare un tecnico.

In autunno e in inverno non si può stare in casa senza pensare di accendere il riscaldamento, per questo sarebbe bene a inizio stagione verificare che tutto proceda senza alcun malfunzionamento. Gli intoppi possono comunque verificarsi anche nel corso dei mesi e non possono purtroppo essere esclusi del tutto, nonostante questo comporti una pesante scocciatura, oltre al disagio di dover resistere per diverse ore al freddo. Una delle situazioni più frequenti si riferisce a quando la caldaia è in blocco, situazione più frequente di quanto si possa pensare e che può essere causata da diversi fattori.

In genere questo si verifica nel momento in cui l’impianto presenta un’anomalia, al punto tale da spegnersi per ragioni di sicurezza, così da evitare di mettere in pericolo tutti. Non è comunque necessario abbandonare in fretta e furia l’abitazione temendo possa esserci un’esplosione o qualcosa di simile, fortunatamente i modelli più moderni scongiurano questa eventualità, anche se resta comunque importante non trascurare il problema.

Rimediare quando la caldaia va in blocco non è impossibile

Ritrovarsi con la caldaia in blocco può fare pensare a un problema serio proprio perché impedisce al dispositivo di funzionare correttamente, costringendo a restare al gelo finché tutto non viene risolto. In realtà, non è corretto parlare di un guasto, quanto di un’azione che la caldaia effettua per garantire protezione a chi vive in casa ed evitare che i danni che possono verificarsi siano più gravi.

Si può comunque agire in via preventiva per far sì che questo non accada, già effettuare la manutenzione periodica, che deve essere eseguita ogni anno da personale specializzato, rappresenta un ottimo punto di partenza. Le cause che possono provocare il problema possono essere comunque di tipo diverso, tutte importanti, ovvero interruzione del gas, danni al sistema elettrico, troppa quantità di aria nei radiatori, calcare e bassa pressione dell’acqua.

regolazione caldaia
Rimediare quando la caldaia è in blocco non è impossibile – Foto | Designmag.it

A volte tutto può essere risolto senza grossi sforzi, anche in autonomia, così da non dover chiamare un tecnico, che non è detto possa intervenire subito. Si dovrebbe innanzitutto assicurarsi che non ci siano blocchi nei condotti di evacuazione dei fumi e mantenere sotto controllo parametri come la pressione dell’acqua (che dovrebbe essere intorno a 1-1.5 bar). Qualora questo dato sia eccessivamente basso, è quasi naturale che la caldaia vada in blocco.

Altrettanto utile può essere dare un occhio al frontalino della caldaia, che deve risultare acceso, con tutte le spie funzionanti, senza indicare alcun codice di errore. Tenere sempre vicino all’apparecchio il manuale di istruzioni può essere utile, qui si possono trovare tutti i dettagli in merito a eventuali difetti. Il display e le spie che indicano la presenza di corrente devono essere sempre accese, altrimenti sarà impossibile che il dispositivo possa fare il suo lavoro. Il rubinetto del gas (solitamente giallo) deve essere inoltre completamente aperto, così come la manopola del gas. In alternativa, si può provare a riattivare l’apparecchio premendo il tasto “Reset” o aumentare l’apposita manopola dell’acqua, avendo cura di non superare la pressione di 2 bar, in caso contrario si dovrà far sfiatare uno dei termosifoni presenti nell’abitazione.

Mai trascurare inoltre eventuali rumori, sibili o ronzii, che stanno a indicare problemi con il circolatore o la valvola di sicurezza, risolvibili comunque solo con l’intervento di un tecnico. Veri e propri pericoli, che richiedono di agire con la massima tempestività, possono esserci quando si sente odore di bruciato a causa di un cortocircuito elettrico o quando si sente una forte fuoriuscita di gas, che è sempre la situazione peggiore.

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