Come funziona una caldaia a nocciolino? Quali sono i costi e quanto consuma rispetto a una caldaia a pellet? Per rispondere a tutte le vostre domande vi suggeriamo di leggere questa guida con tutte le informazioni sulle caldaie a nocciolino, dai prezzi di acquisto ai consumi, fino a vedere quali sono i vantaggi o gli svantaggi di installare un impianto di riscaldamento di questo tipo.
Per trovare un metodo di riscaldamento alternativo al gas si può optare per le caldaie a nocciolino, una valida alternativa al pellet e ad altri tipi di biomasse. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Come funziona la caldaia a nocciolino
Come funziona una caldaia a nocciolino? Prima di tutto non vanno confuse con le stufe a biomassa classiche che si possono installare in casa.
Infatti questo tipo di caldaia ha dimensioni molto più grandi, possiamo dire che in sostanza è simile alla caldaia a condensazione ma invece del gas, GPL o metano, usa il nocciolino di olive, o di sansa come combustibile per generare il calore che va riscaldare gli impianti.
Il nocciolino è lo scarto della lavorazione delle olive, quindi si tratta di frammenti di noccioli, e altri residui della macinazione che vengono seccati per poi poter essere usati come combustibile.
Le caldaie a nocciolino sono impianti automatizzati, dunque occorre soltanto caricare il serbatoio con il nocciolino, la macchina preleverà la quantità necessaria. Il calore generato dalla combustione va poi a scaldare l’acqua sanitaria, il riscaldamento a pavimento oppure il circuito dei termosifoni. Il fumo, invece viene espulso attraverso la canna fumaria.
Con una certa frequenza, dipende da quanto si usa, bisogna svuotare il contenitore della cenere ed effettuare la pulizia per mantenere l’impianto in efficienza. Infine una volta all’anno bisogna effettuare la manutenzione affidandola ad un tecnico specializzato, proprio come avviene con la caldaia classica.
Caldaia a nocciolino: prezzi
I prezzi delle caldaie a nocciolino possono essere variabili in base alla grandezza del prodotto. I modelli di caldaie a biomassa più piccoli sono anche più economici. Ovviamente nel costo dovete considerare, a parte, anche l’intervento del tecnico installatore e l’eventuale posa della canna fumaria.
Piccola | Fino a 3.000 euro |
Media | Fino a 4.000 euro |
Grande | Fino a 6.000 euro |
Molto grande | Più di 6.000 euro |
C’è però da considerare che anche per il 2023 e 2024 è stata prorogato il bonus caldaie per il risparmio energetico, quindi si possono installare le caldaie a biomassa combustibile, come il nocciolino, ottenendo una detrazione fiscale del 50% fino a un massimo di 30.000 euro.
Consumi di una caldaia a nocciolino
Quanto consuma la caldaia a nocciolino? Dipende. Diciamo che, a seconda delle dimensioni della caldaia, il serbatoio può arrivare a contenere 2 quintali di combustibile e dare all’impianto un’autonomia di 8-10 giorni. In particolare, parlando sempre in media perché occorre valutare le specifiche di ogni impianto, il nocciolino ha una potenza di calore pari a 4,9 kWh per KG, maggiore rispetto al pellet. In genere si consuma un sacco da 15 kg al giorno. Un quintale può costare circa 22 euro.
Vantaggi e svantaggi della caldaia a nocciolino
Meglio il pellet o il nocciolino? I vantaggi sono notevoli per quanto riguarda il risparmio fino al 45% rispetto alle caldaie a gas, dunque si ha un minor consumo di combustibile e di emissioni di fumi nell’ambiente. Quindi risparmiare energia in casa è possibile. Anche la manutenzione è semplice e il funzionamento automatico. Non è da sottovalutare il fattore ambientale, dato che il nocciolino è un residuo completamente naturale derivante dall’industria alimentare della lavorazione delle olive.
Tra gli svantaggi c’è il fatto di dover dedicare un ambiente apposito per l’installazione e per lo stoccaggio delle riserve. Inoltre l’uso di nocciolino umido potrebbe portare al blocco del sistema a causa di maggiori emissioni di fumo e all’impasto dello stesso materiale.
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