Caldaia a condensazione: di cosa si tratta e perché oggi conviene sceglierla

La scelta migliore in caso di sostituzione di una vecchia caldaia è optare per un modello a condensazione. Scopriamo il motivo.

L’inverno sta arrivando e porterà con se alti consumi per chi ha ancora una vecchia caldaia a gas/metano. Il momento di cambiare è ora per non ritrovarsi a dover pagare alte bollette che rovineranno l’aria di festa dei mesi invernali.

Le famiglie italiane sono sempre più indirizzate verso la transizione green volta a ridurre i consumi e le emissioni inquinanti. L’obiettivo dell’Europa è essere il primo continente a zero emissioni entro il 2050 e per questo motivo chiede a tutti i cittadini di mettere in atto comportamenti e azioni rivolti verso questo traguardo importante. Più che chiedere a volte impone o “suggerisce caldamente” per evitare conseguenze poco piacevoli.

Poniamo il caso della Direttiva Case Green. Nessuno è obbligato ad effettuare lavori di riqualificazione energetica della propria abitazione ma qualora non si procedesse si avrebbe un’incredibile svalutazione dell’immobile. Gli italiani si ritrovano, dunque, ad affrontare interventi onerosi – tra i 35 mila e i 60 mila euro – in pochi anni. Si potrebbe iniziare un passo alla volta con la sostituzione degli infissi, ad esempio, o della vecchia caldaia.

Riduzione dei consumi con la caldaia a condensazione

Sostituire la vecchia caldaia significa cercare di ridurre i consumi energetici e abbassare i costi in bolletta. Il vantaggio della caldaia a condensazione è quello di recuperare calore usato per riscaldare l’acqua sfruttando l’energia termica dei fumi. Il calore, dunque, diventa energia utile e tale meccanismo di funzionamento è possibile grazie ad un innovativo sistema che permette di condensare il valore prima che venga convogliato nel camino.

Accendere la caldaia
Riduzione dei consumi con la caldaia a condensazione (Designmag.it)

L’installazione di una caldaia a condensazione risulta per questo molto vantaggiosa. Non necessita di altro combustibile con conseguente riduzione del consumo medio di energia e delle emissioni di azoto e monossido di carbonio. La caldaia sfruttando il calore latente rilascia meno emissioni inquinanti. Il rendimento si aggira intorno al 98% e in alcuni casi tocca il 110%. In generale si riducono del 50% le emissioni inquinanti e del 25% i consumi di gas rispetto una vecchia caldaia.

Per quanto riguarda il prezzo di acquisto andiamo da un minimo di 900 euro per i modelli base ad oltre i 2.500 euro per i modelli più performanti. Grazie all’Ecobonus è possibile risparmiare fino al 65% tramite detrazione (il rimborso avverrà in dieci anni con rate di egual importo). Si potrà, così, recuperare parte della spesa iniziale da considerare comunque come un investimento visto che nel lungo termine l’intero importo si recupererà pagando bollette meno onerose.

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