La caldaia a camera aperta non viene più scelta dalle famiglie italiane. Scopriamone il motivo essendo facile da installare e utilizzare.
State valutando l’acquisto di una nuova caldaia e avete sentito parlare della facilità di installazione della caldaia a camera aperta. Prima di procedere dovete capire perché questa tipologia non è più molto richiesta nonostante gli apparenti vantaggi.
Vorreste una caldaia che si installa facilmente, ha un uso intuitivo e pratico, non faccia spendere troppi soldi e riduca i consumi in modo tale da pagare una bolletta meno cara. Tante richieste difficilmente esaudibili in blocco. Prendiamo il caso della caldaia a camera aperta, semplice da utilizzare e installare ma con una tecnologia ormai superata, Si tratta di caldaie che svolgono efficacemente il loro scopo di riscaldare acqua e casa.
Chiamato anche impianto di Tipo B, questo sistema di riscaldamento usa l’aria circostante per alimentare la combustione. L’aria entra tramite aperture specifiche e raggiunge la camera di combustione per tiraggio naturale, senza bisogno di ventilazione forzata. Nonostante richieda una canna fumaria per espellere i fumi di scarico si installa veramente in modo semplice. Perché, allora, viene accantonata l’idea di questo acquisto?
La caldaia a camera aperta presenza dei limiti di efficienza energetica e di sicurezza rispetto ai moderni impianti di riscaldamento a condensazione. La dispersione di calore è significativa e l’assenza di un sistema di ventilazione implica un rischio maggiore qualora l’ambiente di installazione non sia adeguatamente ventilato. Inoltre, con l’entrata in vigore della Direttiva europea Ecodesign (2009/125/CE) è stata superata questa idea di caldaia non rispettando i requisiti indispensabili in termini di sostenibilità e sicurezza. Oggi, dunque, si preferiscono le caldaie a condensazione la cui spesa si può ammortizzare grazie a diversi incentivi fiscali accessibili in caso di riqualificazione energetica della propria abitazione.
Parlando di caldaie, poi, dobbiamo citare la Direttiva Case Green che stabilisce lo stop alle caldaie a gas dal 2040. Saranno consentiti solo sistemi di riscaldamento ibridi e caldaie certificate per funzionare con combustibili rinnovabili o altri sistemi tecnici che non utilizzano solo combustibili fossili. Significa che avendo necessità di sostituire una vecchia caldaia meglio agire nei termini della Direttiva per aumentare il valore della propria abitazione. Seppure la Direttiva Ecodesign e quella Case Green hanno dei punti di non coerenza ciò che è certo è che sia meglio evitare oggi l’acquisto di una caldaia a camera aperta.