Superbonus, nuovo cambiamento per la discussa misura: spese in detrazione in 10 anni. Una panoramica sulla notizia.
Superbonus sempre al centro della discussione politica tra le forze della maggioranza e non solo. Da un lato si spinge per un’ulteriore stretta, al fine di contenere la pressione sulle casse dello Stato. Dall’altro si frena per la tutela di famiglie e imprese impegnate nei lavori di ristrutturazione edilizia di unità abitative.
Già in passato questa detrazione per operatori del settore edile, condomini e famiglie ha subito un ridimensionamento molto esteso con una riduzione dell’agevolazione dal 110%, prima al 90 poi al 70. In attesa ora di un altro taglio definito al 65%, programmato per il prossimo anno. Ma ora sono in arrivo delle buone notizie, almeno per alcune famiglie e contribuenti alle prese con gli impegni derivanti da lavori edili intrapresi.
Con il testo della legge di bilancio ormai in via di definizione e atteso alla discussione in Parlamento, emergono particolari sulle decisioni prese dal Governo per le detrazioni fiscali, anche riguardanti i lavori edili. Per quanto concerne il Superbonus, le notizie sembrano buone, almeno in attesa del via libero definitivo alla manovra.
Per i lavori effettuati nel corso del 2023, in favore dei quali era prevista una rateizzazione delle detrazioni fiscali del Superbonus in 4 anni (cioè 4 rate annuali di pari importo nelle quali suddividere l’importo complessivo del Superbonus, attraverso la dichiarazione dei redditi), c’è in vista un cambiamento con la legge di bilancio 2025.
Infatti il periodo di rateizzazione si allunga da 4 a 10 10 annuali. Questo significa quote più basse e spalmate su un periodo più lungo. Alla portata dei contribuenti che, con redditi e tassazione bassa, non avrebbero potuto usufruire dell’agevolazione spettante, almeno in potenza, per incapienza dell’imposta, perdendo quote di bonus durante i 4 anni.
In questo modo, se il provvedimento sarà confermato con la legge di bilancio entro la fine dell’anno, l’allungamento a 10 anni si affiancherebbe a quanto disposto con il decreto Cessioni per le spese di Superbonus avvenute nel corso del 2022. Infatti anche in quel caso il periodo di utilizzo della detrazione in dichiarazione dei redditi era fissato in 10 anni.
Anche in quel caso a beneficiare della possibilità sono stati i contribuenti incapienti. Avendo modo di spalmare il bonus in un periodo più lungo in modo da fruirne completamente e non in parte. Per la rateizzazione decennale bisognava effettuare la scelta nella dichiarazione dei redditi 2024, per differenziarsi da quanti avevano optato per la rateizzazione in 4 anni, con bonus in dichiarazione 2023.
Non resta che verificare l’effettiva conferma della rateizzazione in 10 anni con la legge di bilancio e le modalità con cui sarà possibile applicarla. Anche per quanti hanno già inserito nella dichiarazione dei redditi di quest’anno la prima rata della detrazione del Superbonus, calcolata in 4 rate.