Per chi vive in una casa in affitto arrivano buone notizie: è possibile, infatti, richiedere il nuovo Bonus che arriva a 1.491 euro.
In un contesto economico dove le spese per l’abitazione rappresentano una delle maggiori voci di costo per le famiglie italiane, emerge una luce di speranza per coloro che vivono in affitto.
La normativa fiscale italiana introduce un bonus che può arrivare fino a 1.491 euro, destinato a sostenere chi si trova a dover affrontare i costi spesso onerosi del canone di locazione.
Bonus per chi vive in affitto: fino a 1.491 euro
Vivere in affitto è una condizione sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani e coloro che hanno lavori precari o mal retribuiti. Non tutti hanno la possibilità economica di accedere alla proprietà immobiliare e, pertanto, la locazione rimane l’unica opzione praticabile. Questa situazione si aggrava nel caso delle giovani coppie o delle persone che si trovano a dover lasciare la casa condivisa dopo una separazione o un divorzio. La nuova misura prevede incentivi significativi per chi abita in case prese in affitto, con lo scopo di alleggerire il peso finanziario che questo comporta. Ma quali sono i dettagli del bonus e chi può beneficiarne?
Il Bonus affitto è strutturato per venire incontro sia alla generalità dei cittadini sia a specifiche categorie che si trovano in situazioni particolari, come ad esempio coloro che devono vivere lontano dalla propria residenza abituale per motivi di studio o lavoro. Per i lavoratori dipendenti costretti a trasferirsi, il Bonus prevede una detrazione forfettaria variabile in base al reddito complessivo del beneficiario e al numero di giorni nei quali l’immobile è stato utilizzato come abitazione principale. In particolare:
- Una detrazione pari a 991,60 euro è prevista per coloro con un reddito fino a 15.493,71 euro
- Una detrazione ridotta di 495,80 euro è invece disponibile per chi ha un reddito compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.
![Affitto casa](https://www.designmag.it/wp-content/uploads/2025/02/Bonus-affitto-20250211-Designmag.it_.jpg)
Per poter accedere al beneficio fiscale non basta semplicemente trasferire la propria residenza; sono necessari anche:
- Un contratto di lavoro dipendente
- Un contratto di locazione nell’area del posto di lavoro
- Il trasferimento della residenza nel comune del posto di lavoro (o limitrofo) avvenuto nei tre anni precedenti la richiesta della detrazione.
Gli studenti universitari fuori sede rappresentano un’altra categoria significativa destinataria dell’incentivo: possono ottenere una detrazione su una spesa massima annua pari a 2.633 euro sui canoni d’affitto con un rimborso massimo ottenibile pari a circa 500 euro.
Infine vi è anche il caso dei contratti d’affitto concordati o transitori: qui la detrazione fiscale riconosciuta varia da 495,80 euro (per redditi fino ai primi scaglioni) fino ai 247,90 euro (per fasce reddituali superiori). Queste misure rappresentano quindi uno strumento importante messo disposizione dal legislatore italiano non solo come forma diretta d’aiuto economico ma anche come incentivo alla mobilità lavorativa e allo studio universitario fuori sede.