Buone notizie per le famiglie: grazie al bonus Tari sarà possibile avere un sostanzioso sconto sulla tassa dei rifiuti.
Accedere al bonus Tari permette di usufruire di uno sconto sulla tassa sui rifiuti. Spetta alle famiglie disagiate sul piano economico e come accade per diverse altre agevolazioni statali può ottenerlo chi ha un ISEE basso. Non esiste tuttavia una normativa univoca a livello nazionale per il bonus Tari.
Di conseguenza ogni Comune fissa in maniera autonoma parametri e requisiti per poter fruire del bonus. Ad ogni modo il criterio principale riguarda il reddito “fotografato” dall’ISEE. Vediamo dunque chi ha diritto al bonus Tar e come si può richiedere lo sconto. Attenzione anche alla scadenza per la presentazione della domanda.
Bonus Tari 2024, a chi spetta e come ottenere lo sconto
Istituito dalla legge di stabilità del 2014, il bonus Tari permette di avere un sostanzioso sconto sulla tassa comunale per lo smaltimento dei rifiuti, dovuta da chiunque abiti in un immobile (proprietario o inquilino con contratto di locazione superiore a sei mesi).
Il bonus Tari spetta alle famiglie con un ISEE pari o inferiore a 9.530 euro. Per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico la soglia per ottenere il forte sconto si alza fino a 20 mila euro. Va detto però che è discrezione del Comune decidere se concedere o meno l’agevolazione. Cerchiamo di capire allora la procedura per richiedere il bonus Tari 2024.
Per ottenere il bonus Tari non è necessario presentare una domanda online. Occorre solo assicurarsi di aver presentato l’ISEE aggiornato. Il bonus verrà erogato in automatico a chi rientra nei criteri fissati dal proprio Comune. Quanto alla scadenza, non ci sono scadenze specifiche legate allo sconto sulla tassa dei rifiuti.
Non trattandosi di un bonus definito per tutto il territorio nazionale ogni Comune si regola in maniera autonoma. Tanto è vero che anche il pagamento della Tari segue uno scadenziario differente a seconda del Comune. Per esempio a Milano la Tari può essere pagata in due rate: acconto entro il 10 luglio e saldo a fine anno. Si comporta diversamente il Comune di Roma, dove è possibile pagare la tassa in tre rate (30 aprile, 31 agosto, 30 novembre 2024) oppure in un’unica soluzione.
Oltre al bonus Tari c’è anche la possibilità, in alcuni casi, di chiedere di essere esentati dal pagamento della tassa sui rifiuti. L’esenzione viene concessa a chi riesce a dimostrare l’oggettiva inutilizzabilità dell’immobile (non basta pertanto che sia semplicemente disabitato) e dunque inidoneo a produrre rifiuti.