Bonus spese condominiali 2024: come funziona la forte detrazione

Le spese condominiali possono influire molto sul bilancio familiare ma non tutti sanno che sono detraibili. Ecco come funziona.

Fare parte di un condominio non è sempre facile. Oltre a “convivere” con persone con diversi punti di vista, bisogna fare il conto anche con le spese condominiali delle parti comuni.

Queste possono essere molto costose e spesso le famiglie che non possono accollarsi anche queste spese, sono costrette a farlo per la “pace condominiale”. Al momento della dichiarazione dei redditi in molti si chiedono se è possibile inserire le spese condominiali, ovvero se è esiste una detrazione.

Se fosse possibile si potrebbe ottenere un risparmio di imposta che potrebbe essere significativo per le famiglie. Scopriamo se le spese possono essere portate in detrazione.

Spese condominiali in detrazione? Non tutti lo sanno e perdono un’occasione per risparmiare

Ebbene sì, in alcuni casi le spese condominiali sulle parti comuni possono essere portate in detrazione. Tuttavia, per determinare l’ammontare del beneficio fiscale è necessario considerare le quote millesimali.

Bonus spese condominiali
Bonus da richiedere per detrazione spese condominiali (designmag.it)

Le spese che si possono inserire nel modello 730/2024 (quadro E, sezione III) sono quelle sostenute nel 2023 ed è per questo che occorre riferirsi alle detrazioni vigenti in tale anno.

Tra le spese detraibili ci sono gli interventi per la ristrutturazione delle parti comuni del condominio. In questo caso, si farà riferimento alla detrazione fiscale del bonus ristrutturazioni che è pari al 50% su una spesa massima di 96mila euro.

Per ottenere la detrazione con questo bonus non ci sono particolari condizioni perché non è legato all’efficientamento energetico.

Anche se si beneficia del bonus sicurezza si potranno portare in detrazione le spese condominiali sostenute nel 2023, ma solo sulle parti comuni. Infatti, può essere sfruttato per la sostituzione degli infissi con modelli che abbiano vetri antisfondamento, portoni blindati, installazione di impianti di videosorveglianza. La detrazione fiscale è del 50% su un tetto massimo di 96mila euro.

Ecco altri due bonus edilizi:

  • il Superbonus con detrazione del 90% sulle spese sostenute (per lavori trainati e trainanti) da sfruttare per ottenere il recupero di almeno due classi energetiche;
  • l’Ecobonus con una detrazione compresa tra il 50% (per infissi, biomassa e schermature solari) e il 65% (per le rimanenti tipologie di spese, ad esempio: realizzazione del tetto o cappotto termico)

Il bonus verde, invece, permette di portare in detrazione le spese effettuate per la sistemazione di aree verdi condominiali. Tale bonus copre anche le spese di progettazione ma non quelle di manutenzione ordinaria. Si può ottenere una detrazione pari al 36% su un limite di spesa di 5mila euro.

Nel caso in cui i lavori sono diretti a rendere l’immobile più sicuro dal punto di vista sismico, si potrà beneficiare del Sismabonus con una detrazione compresa tra il 50% e l’85%, in base alla classe sismica recuperata.

Attenzione però: per poter fruire delle detrazioni è necessario che l’amministratore abbia inviato specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

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