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Normative

Bonus ristrutturazione 50% anche nel 2025, ma cambia tutto: arriva una pesante stangata

Le novità sul Bonus ristrutturazione al 50% nel 2025 saranno una stangata per alcune famiglie e una liberazione per altre.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2025. Il percorso non finisce certo qui ma intanto possiamo conoscere alcune delle novità che maggiormente interessano gli italiani, quelle sui Bonus edili.

Sembrava cosa certa, nel 2025 il Bonus ristrutturazione avrebbe avuto aliquota più bassa e un tetto di spesa massimo ridotto. Con l’approvazione della bozza della Legge di Bilancio, invece, gli italiani vengono a conoscenza di una proroga che farà felice tantissime famiglie ma non tutte. Facciamo un passo indietro, dalla necessità di ristrutturare casa per recuperare il patrimonio edilizio e riqualificare la propria abitazione al fine di far aumentare la classe energetica.

Una spesa ingente per gli italiani che possono recuperare in parte grazie ai Bonus edili. Da quando la cessione del credito e lo sconto in fattura non si possono più richiedere l’interesse verso questi Bonus è calato perché pochi hanno la liquidità per poter pagare i lavori in attesa, poi, di recuperare parte della somma tramite detrazione. Molte famiglie devono ricorrere a prestiti per rinnovare casa avendo poi la pazienza di aspettare che Ecobonus, Bonus ristrutturazione, Sismabonus restituiscano i soldi spettanti. Ora le condizioni di accesso alle misure stanno cambiando oppure no?

Il Bonus ristrutturazione cambierà ma non per tutti gli italiani

Facciamo chiarezza sulle modifiche applicate al Bonus ristrutturazione nel 2025. Oggi questa agevolazione prevede una detrazione del 50% con tetto di spesa massimo di 96 mila euro per ogni singola unità immobiliare ristrutturata. Da normativa tali condizioni sono attive fino al 31 dicembre 2024 per poi tornare a quelle originali, aliquota del 36% e spesa massima di 48 mila euro.

Capiamo come ristrutturare casa nel 2025 (Designmag.it)

Ebbene, nella bozza della Legge di Bilancio è stata inserita la proroga della misura come la conosciamo oggi, con detrazione del 50% e tetto massimo di 96 mila euro ma solo per le prime case. I proprietari di seconde case, invece, vedranno ridurre i vantaggi di accesso all’agevolazione dato che per loro – e solo per loro ribadiamo – scatterà l’aliquota più bassa e la riduzione del limite di spesa.

Il cambiamento, dunque, sarà una batosta solo per chi possiede più case. Sarà da valutare attentamente la data di inizio dei lavori per non perdere i maggiori vantaggi tenendo però conto del fatto che le detrazioni non sono cumulabili per una stessa tipologia di lavori effettuati su uno stesso immobile. Non cambierà, invece, il rimborso sotto forma di detrazione IRPEF in dieci anni.

Valentina Trogu

Giornalista pubblicista, Web content writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in sociologia-analisi delle politiche sociali. Mi occupo della stesura di articoli toccando varie tematiche tra cui economia, salute, tecnologia, attualità. In questo modo posso coltivare la mia passione per la scrittura e cercare di rendere fruibili le informazioni ad un maggior numero di persone.

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