Arrivano buone notizie per il bonus Prima Casa che sarà disponibile anche nel 2023: i dettagli su fino a quando fare domanda e a chi spetta.
In questi ultimi mesi sono sempre più aumentati i tassi sui mutui e questo ha portato sempre meno persone a comprare una prima casa, anche se negli ultimi anni la situazione non era delle più floride. Per eliminare questo impasse ci ha pensato prima il governo Conte e poi quello Draghi con il bonus Prima Casa.
Questa importante agevolazione offriva un prestito statale fino all’80% per tutti i giovani al di sotto dei 36 anni che vogliono acquistare una prima abitazione. Oltre al prestito questo bonus garantisce a loro anche l’esenzione dell’imposta di registro, catastale e ipotecaria. Nonostante questa misura i dati sulla richiesta dei mutui sono ancora in ribasso in questo 2023.
Bonus Prima Casa prorogato per il 2023: tutte le novità della misura
Questo stallo è molto difficile da eliminare dato che comprare una casa non chiede un esborso certamente basso. Per questo motivo nella Legge di Bilancio si è dato vita ad una proroga di questa misura per tutto l’anno in corso: ecco tutte le novità.
Per tutto il corso del 2023 molte persone potrebbero fare richiesta per accedere al bonus Prima Casa. Questa agevolazione si riferisce alle persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni che vogliono acquistare una prima casa. Con questa misura sarà possibile accedere al Fondo Garanzia della Consap per l’acquisto di una struttura abitativa.
Il finanziamento che si può richiedere non deve superare i 250.000 euro e l’accesso al Fondo prevede una garanzia di livello pubblico del 50%. Con il Decreto Sostegni bis questa soglia è aumentata ed è arrivata a toccare l’80% per chi ha un ISEE che non supera i 40.000 euro e richiede un mutuo per una cifra che supera l’80% del prezzo d’acquisto della casa. All’interno di questa operazione anche tutti gli oneri accessori.
Per fare richiesta bisogna rispettare alcuni requisiti fondamentali per l’accettazione della domanda. In prima battuta bisogna risiedere nel Comune dove è presente la casa e non essere proprietari di altre strutture nella stessa zona. Questa casa non deve avere le caratteristiche di lusso che sono indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici numero 1072 del 2 agosto 1969. In questo contesto rientrano:
- L’abitazione rientri tra la categoria A2 fino alla A7 più la categoria A11;
- Le pertinenze eventuali devono fare riferimento alla categoria C2 che riguarda i magazzini, C/6 categoria delle rimesse e C7 quella delle tettoie.
Sempre rimanendo in tema di casa c’è da segnalare anche un bonus al 100% che permette di ristrutturare l’immobile. In questo caso l’eventuale concessione dipende dall’attestazione ISEE visto che c’è un limite ben specifico e da non superare.