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Normative

Bonus mutuo: se l’ISEE riporta questa data si perde l’agevolazione

Usufruire del bonus mutuo può essere davvero provvidenziale, è però determinante verificare quale sia la data presente sull’ISEE.

Pensare di avere i soldi necessari per acquistare una casa è improponibile un po’ per tutti, per questo la maggior parte delle persone arriva a stipulare un finanziamento con la banca. In genere questo può avere una durata che va dai 15 ai 30 anni, per questo può essere considerato l’impegno più forte che si prende nel corso di una vita. E’ un errore comunque affidarsi alla prima offerta che si riceve, spesso si può avere una proposta più conveniente da una filiale diversa dalla propria, per questo è bene fare più richieste.

I sacrifici che vengono richiesti in questi casi sono davvero ingenti anche per chi ha un lavoro stabile, per questo non può che essere provvidenziale usufruire del bonus mutuo, agevolazione che però si può ottenere solo in presenza di determinati requisiti. E’ bene quindi verificare se si rientra tra le persone che possono averne diritto.

Bonus mutuo: cosa serve per non perdere l’agevolazione

Il bonus mutuo, come è facile immaginare, viene garantito solo a chi è in possesso di determinate condizioni, è quindi bene verificare se si rientra tra chi può averne diritto prima di farne richiesta. Si tratta di un vantaggio che viene concesso agli under 36, così da permettere loro di diventare indipendenti anche quando non sono in possesso del denaro necessario.

Servono requisiti specifici per il bonus mutuo – Foto. Designmag.it

E’ necessario essere in possesso di un ISEE fino a 40 mila euro, così a poter sfruttare le agevolazioni ad hoc sull’acquisto della prima casa. E’ possibile ottenerlo fino al 31 dicembre 2024, secondo quanto stabilito dal decreto Milleproroghe. Effettuare il rogito entro la fine dell’anno risulta quindi indispensabile, a quel punto si potrà accedere a diversi bonus:

  • credito d’imposta (sugli atti soggetti ad IVA) pari all’IVA corrisposta, credito che poi poteva essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;
  • riduzione del 50% sugli onorari notarili;
  • esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e castale.

C’è però un aspetto che non deve essere assolutamente trascurato se si vuole rientrare tra i beneficiari. Chi fa la domanda deve avere un preliminare di vendita già registrato alla data del 31 dicembre 2023. Se la registrazione dovesse essere stata effettuata nel corso di quest’anno si deve quindi rinunciare al vantaggio.

C’è però un altro aspetto non da poco che è bene tenere presente e che potrebbe permettere a molti di fare un sospiro di sollievo. Chi ha effettuato il rogito ma in quella data non era ancora munito dell’ISEE può presentare una certificazione riferita allo stesso nucleo familiare esistente alla data di stipula dell’atto.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web TV. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori.

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