Bonus mobili per casa cointestata, a chi spetta la detrazione? Scoprilo subito

Per arredare una casa si può fruire del bonus mobili ma bisogna fare attenzione ai requisiti soprattutto se l’immobile è cointestato.

Il bonus mobili è una agevolazione fiscale per le spese effettuate nell’anno di imposta 2022 su un limite di 10mila euro (con detrazione massima di 5mila euro) suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.

Oltre ai mobili propriamente detti, ovvero armadi, cassettiere, credenze, divani, illuminazione, librerie, materassi, sedie, tavoli, il bonus può essere fruito anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici. Questi devono essere dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore

Però, per poterlo richiedere i beneficiari devono rispettare una condizione fondamentale: l’immobile deve essere oggetto di ristrutturazione. Cosa succede se l’immobile è cointestato? Scopriamolo subito.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2023: a chi spetta se la casa è cointestata? La risposta non lascia spazio a dubbi

All’interno del grande bonus casa (o bonus ristrutturazioni) rientra anche il bonus mobili e grandi elettrodomestici. Ciò significa che per poter usufruire della agevolazione fiscale del 50% per le spese di acquisito, l’immobile dovrà essere oggetto di ristrutturazione.

Bonus mobili casa cointestata
Bonus mobili: a quale coniuge spetta la detrazione? (designmag.it)

Lo scorso anno la legge di Bilancio avevo prorogato il bonus mobili fino al 31 dicembre 2024, abbassando, però, il tetto di spesa a 5mila euro per il 2023 e 2024. Un emendamento inserito all’ultimo momento alza, invece, il tetto della spesa fino a 8mila euro: sempre per entrambi gli anni.

Per poter usufruire della detrazione nella dichiarazione dei redditi è necessario che gli acquisto siano stato effettuato con bonifico parlante oppure con carte di credito o di debito.

Per legge le detrazioni edilizie in dichiarazione dei redditi spettano solo a chi ha sostenuto la spesa di ristrutturazione. Di conseguenza, per poter usufruire del bonus mobili la spesa deve essere effettuata dallo stesso contribuente. Lo stesso afferma l’Agenzia delle Entrate nella sua Guida Bonus mobili ed elettrodomestici.

In pratica, se un coniuge ha sostenuto le spese della ristrutturazione e l’altro quelle relative a mobili ed elettrodomestici, la detrazione bonus mobili non spetta a nessuno dei due.

In caso contrario, se solo uno dei coniugi ha sostenuto sia le spese per la ristrutturazione sia le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, sarà l’unico a portare nella dichiarazione dei redditi la detrazione fiscale al 50% relativa al bonus mobili.

Come indicare la detrazione nel modello Redditi

Nel modello Redditi 2023 il rigo riservato al bonus mobili è RP57, ovvero quello denominato “Spesa arredo immobili ristrutturati” nel quale andranno indicati:

  • il numero della rata di competenza;
  • l’ammontare della spesa nei limiti di tetto massimo;
  • l’importo della singola rata.
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