Ci sono delle novità che riguardano il Bonus mobili ed elettrodomestici in riferimento alla possibilità di sfruttare l’agevolazione dopo la chiusura della CILA. Ecco cosa dice la legge.
Ricordiamo che la CILA è la documentazione relativa alla comunicazione di inizio dei lavori di ristrutturazione della casa. La normativa è stata chiarita di recente da parte dell’Agenzia delle Entrate che ha risposto a un quesito specifico posto da un contribuente. Vediamo di seguito tutti i dettagli.
È possibile sfruttare il Bonus Mobili dopo la chiusura della CILA? La risposta dell’Agenzia delle Entrate
Per tutti coloro che si sono trovati ad effettuare una ristrutturazione della casa in questi ultimi anni le possibilità di ottenere delle agevolazioni fiscali sono state tante. I benefici spaziavano dal bonus per l’efficientamento energetico per trasformare le abitazioni in chiave green fino alla possibilità di detrarre le spese per l’acquisto di arredi nuovi e di elettrodomestici a basso consumo.
Uno di questi incentivi, il Bonus Mobili, appunto, ha permesso a tante persone di poter arredare casa risparmiando un bel po’ di denaro.
Di recente un contribuente ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se era possibile usufruire del beneficio anche nel caso in cui la CILA sia chiusa per la fine dei lavori. “Se la chiudo posso ugualmente acquistare dei mobili per la casa ristrutturata e usufruire del ‘bonus mobili ed elettrodomestici’?” era il quesito.
In questa situazione possono trovarsi anche tante altre persone. Per questo riportiamo di seguito la risposta che l’Agenzia delle Entrate ha dato in merito alla questione. In sostanza l’ente ha dato la conferma che pur dopo la chiusura della pratica di ristrutturazione è possibile usufruire di tutti i benefici previsti dal Bonus Mobili per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici di classe energetica superiore.
Si possono dunque comprare arredi per la casa, mobili e cucine complete, ma anche caldaie e sistemi di raffrescamento e riscaldamento, comprese le stufe o i ventilatori, oltre ad elettrodomestici ma solo quelli definiti “grandi”. Quindi sono da escludere macchine del caffè, frullatori o ferri da stiro, ad esempio.
A tal proposito è bene ricordare che c’è un tetto massimo per il limite di spesa da rispettare per il Bonus Mobili 2024.
Inoltre c’è una novità per il Bonus mobili 2025 da conoscere per evitare di perdere l’occasione di richiedere in beneficio e poter detrarre le spese di acquisto per i mobili della casa ristrutturata compilando correttamente tutti i campi presenti nel modulo della dichiarazione dei redditi.