Vediamo come funziona il Bonus Infissi 2023. In particolare sono tre le possibilità per chi decide di sostituire gli infissi di casa. Cioè Ecobonus, Bonus ristrutturazione e Superbonus 110% o Bonus sicurezza, tra i tanti Bonus Casa approvati per i prossimi anni. Ed ecco le novità da tenere presente.
Se si decide di sfruttare l’Ecobonus si ha diritto alla detrazione fiscale del 50% della spesa fino a un massimo di 60.000 euro (10 rate annuali) ma solo per lavori di sostituzione o modifica di serramenti già esistenti. E solo se i nuovi infissi sono garantiti in termini di efficienza termica. In pratica devono migliorare le prestazioni energetiche dell’immobile.
I lavori possono riguardare finestre, porte finestre, porte blindate, porte di ingresso. Ma anche tapparelle, persiane, avvolgibili e tende da sole orientate a nord. Ovviamente il pagamento deve essere tracciabile, eseguito ad esempio tramite bonifico.
Il Bonus Sicurezza 2023 2024 consiste in una detrazione fiscale pari a 50% su una spesa massima di 96.000 euro. Si possono installare sistemi antifurto, grate, inferriate, porte blindate, persiane e tapparelle di sicurezza. La detrazione di spalma in 10 anni, non è necessaria la ristrutturazione e la scadenza è il 31 dicembre 2024.
Per ottenere le agevolazioni fiscali per la sostituzione degli infissi si può sfruttare anche il Bonus ristrutturazione con detrazione del 50% fino a un massimo di 48.000 euro delle spese sostenute. Ciò vale sia in caso di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia.
Oppure si può scegliere il Superbonus 110%, con la sostituzione a costo zero, purché contestuale ad altri interventi detti ”trainanti” e soprattutto se si è presentata la Cilas entro il 25 novembre 2022. In questo caso la detrazione fiscale sarà prorogata al 31 dicembre 2023. Altrimenti si può chiedere il superbonus 90% fino al 31 dicembre 2023.
Il termine per Ecobonus e Bonus ristrutturazione è il 31 dicembre 2024. Il Superbonus 110% scade il 31 dicembre 2023 per i casi detti sopra, poi scende al 70% per i lavori fatti entro la fine del 2024 e cala ancora al 65% dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025.
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