Quali Bonus si possono utilizzare volendo sostituire la vasca da bagno con un box doccia? Scopriamo le misure e a quanto ammontano le relative detrazioni.
I Bonus edilizi permettono di risparmiare sugli interventi di ristrutturazione della propria abitazione. Qual è quello da richiede per la creazione di un box doccia?
La propria abitazione ha necessità di manutenzione negli anni. Tra i lavori “obbligatori” la tinteggiatura delle pareti per rinfrescare l’ambiente e la ristrutturazione del bagno. In media bisognerebbe imbiancare casa ogni cinque/sei anni ma si potrebbe avere necessità di agire prima sia per cause esterne che interne.
Il bagno, invece, fa rifatto ogni dieci/quindici anni. Si può arrivare a venti se i materiali usati sono di ottima qualità. Molto dipende dalle condizioni dell’impianto e del materiale delle tubazioni nonché la frequenza di una manutenzione regolare. I costi saranno onerosi, la media è di 5 mila euro per un bagno di medie dimensioni. Fortunatamente ci sono i Bonus edilizi che permettono di ammortizzare la spesa. Ma se avessimo necessità non di rinnovare l’intero ambiente ma solo di sostituire la vasca con un box doccia, ci sarebbe un’agevolazione su cui contare?
Capita sempre più spesso che i cittadini vogliano togliere un’ingombrante vasca da bagno per sostituirla con una più pratica doccia. Sia per acquisire spazio nella stanza sia per limitare i consumi di acqua ( 100/160 litri contro 90 litri). Scegliendo di realizzare da solo l’intervento non si avrà diritto ad alcuna agevolazione.
La sostituzione dovrà essere legata ad altri interventi di ristrutturazione per dare diritto alle agevolazioni. Se si eseguono lavori di manutenzione straordinaria o di restauro conservativo allora si potrà chiedere il Bonus ristrutturazioni. La creazione del box doccia, dunque, dovrà essere affiancato dalla creazione di un nuovo impianto e della posa delle tubature oppure dal rifacimento completo del bagno o dalla demolizione di pareti o dal rifacimento dell’impianto idrico e/o elettrico.
La detrazione concessa è del 50% e per dare inizio ai lavori di ristrutturazione sarà necessario che l’immobile risulti regolarmente registrato al Catasto senza abusi o difformità. Per scaricare le spese occorrerà conservare tutte le fatture e le ricevute di pagamento degli interventi edilizi, del trasporto e dell’acquisto di materiali. Condizione necessaria è la tracciabilità dei suddetti pagamenti. L’acquisto in contanti, dunque, non dà diritto alla misura.
La scelta finale, dunque, è del contribuente. Pagare da solo la sostituzione della vasca con la doccia limitando, però, gli interventi a quello essenziale oppure intervenire in modo più grande e dispendioso chiedendo il Bonus Ristrutturazioni.