Usufruire di un bonus per l’IMU ed evitare di pagarla è possibile, è necessario per si verifichino alcune condizioni ben precise.
Pagare le tasse, lo sappiamo bene, rappresenta un dovere a cui non ci si può sottrarre, nonostante a volte sia necessario fare non pochi sacrifici pur di essere in regola. Alcune di queste però possono essere certamente più sgradevoli rispetto alle altre, soprattutto perché si ritiene ingiusto dover versare un importo, anche solo con cadenza annuale, per questo. Basti pensare all’IMU, l’imposta legata alla casa, spesso diventata di proprietà con enormi sacrifici, che è stata spesso oggetto di dibattito tra le varie forze che si sono succedute al governo.
Poter godere di un’esenzione ed evitare di saldar quanto sarebbe previsto non può che rappresentare una valvola d’ossigeno importante per molti, anche se non è detto sia possibile per tutti. Se si vuole che questo accada è infatti necessario che siano rispettati determinati requisiti, che sarebbe importante conoscere così da non incorrere in problemi.
IMU esenzione per la prima casa: chi ne ha diritto
Si avvicina il termine per versare il saldo dell’IMU, previsto per il 16 dicembre, per questo è bene sapere se ci siano modifiche alle norme in vigore così da capire se si rientri tra chi ha diritto all’esenzione.
Se si vogliono avere le idee chiare è importante chiarire il concetto di abitazione principale, per chi ne ha una non è detto che la tassa sia dovuta. A livello normativo, è infatti previsto di non dover versare alcun importo per l’IMU se si tratta di abitazione principale, a eccezione che questa rientri tra le case definite di lusso sulla base della classificazione catastale.
L’IMU non è dovuta in caso di abitazione civile, abitazione economica, abitazione popolare, abitazione rurale e villini. In casi simili è quindi importante distinguere tra abitazione principale e prima casa, che non possono essere considerati sinonimi: chi ha una sola casa potrebbe essere chiamato a pagare comunque l’IMU, non è detto che essere proprietario di un solo immobile consenta di essere tra gli esenti dalla tassa. E’ quindi l’abitazione principale a fare la differenza, termine con cui si intende l’immobile in cui il possessore ha residenza anagrafica e dimora abituale.
Si devono quindi verificare due condizioni per poter beneficiare dell’esenzione all’IMU per l’abitazione principale:
- deve essere la dimora abituale, ovvero il luogo in cui il possessore e il suo nucleo familiare vivono per la maggior parte dell’anno;
- l’immobile deve essere la sede della residenza anagrafica del possessore e del suo nucleo familiare.
Chi ad esempio ha un immobile di proprietà in una città, ma si trova costretto a vivere in affitto da un’altra parte per motivi di lavoro non avrà diritto all’esenzione Imu sulla prima e unica casa di proprietà perché non è ritenuta l’abitazione principale (quella in cui ha residenza e dimora abituale).