Bonus facciate e ristrutturazione: attenzione alla ripartizione delle spese | Normativa aggiornata

Per 2023 il governo non ha prorogato il bonus facciate. Nonostante ciò, è possibile applicare la detrazione sulle spese sostenute nel 2022.

Sul bonus facciate la normativa è aggiornata malgrado non sia più in vigore. Questo significa che ci sono alcune questioni a cui pensare quando si parla di tale bonus come la cumulabilità con altri incentivi edilizi.

Per esempio, la possibilità di beneficiare anche del bonus ristrutturazione. In questo caso, però il beneficiario deve fare attenzione alla ripartizione delle spese. Il bonus facciate e il bonus ristrutturazione sono due incentivi fiscali utilizzati per migliorare rispettivamente l’esterno e l’interno di un immobile. Ogni anno la normativa che regola questi incentivi cambia a causa di aggiornamenti, per cui è importante conoscere tutte le novità.

Normativa aggiornata su bonus facciate e ristrutturazione: le novità da conoscere

Prima di tutto ricordiamo che il bonus facciate non è stato prorogato con la legge di Bilancio 2023. Tuttavia, si continua ad applicare la detrazione del 60% (e non del 90%) per tutte le spese sostenute nel 2022. Non solo continuerà a produrre i suoi effetti addirittura fino al 2031 poiché lo sgravio fiscale è suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.

Bonus edilizi suddivisione della spese
Bonus facciate e ristrutturazione: come ripartire le spese (designmag.it)

A causa della possibilità di beneficiare anche di altri bonus edilizi, per esempio ristrutturazione al 50% oppure l’Ecobonus ordinario, molti contribuenti si chiedono quali sono i limiti di cumulabilità. Oppure, cercano risposte sulla ripartizione delle spese.

A fornire tutte le risposte è la circolare numero 17/E dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 26 giugno 2023. Infatti, rende noto come suddividere le spese tra i vari bonus edilizi.

Il bonus facciate entrato in vigore nel 2020 ha avuto una breve durata: solo 3 anni. Successivamente fu prorogate per il 2021 e il 2022; mentre, come detto, quest’anno il governo lo ha mandato in soffitto. Inizialmente la detrazione fiscale era del 90% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021. Nel 2022 la detrazione è scesa al 60%.

L’incentivo è suddiviso in 10 quote annuali di pari importo: su una spesa di 10mila euro sostenuta nel 2022, la detrazione è di 6mila euro. Il beneficiario recupererà 600 euro ogni anno nella dichiarazione dei redditi sia modello 730 sia modello Redditi Persone.

C’era anche la possibilità di scegliere tra lo sconto in fattura oppure la cessione del credito. In questo caso, bisognava fare attenzione al pagamento: per detrarre la spesa questa deve essere pagata con bonifico parlante.

Come suddividere le spese

Se i lavori sulla facciata comportano anche un risparmio energetico, i lavori sulla facciata possono rientrare sia nel bonus ristrutturazione al 50% sia nell’Ecobonus ordinario. Tuttavia, non c’è la cumulabilità: ovvero, per una stessa spesa sostenuta nel 2022 il contribuente deve scegliere quale detrazione fiscale applicare.

Però, è possibile suddividere le spese tra il bonus facciate, bonus ristrutturazione ed Ecobonus. In questo caso, le fatture devono essere contabilizzate separatamente rispettando la normativa di riferimento, i requisiti e gli adempimenti previsti.

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