Il Bonus Facciata è ancora possibile nel 2025, ma solo a determinate condizioni che permettono di ristrutturare le facciate esterne e risparmiare sui costi.
Il Bonus facciata introdotto la prima volta nel 2020 e terminato nel 2023, ma non completamente, ha subito una trasformazione e continua ad fornire agevolazioni fiscali sui lavori di rifacimento delle facciate esterne.
L’obiettivo di questo bonus è quello di incentivare i lavori di rifacimento delle facciate esterne preservando il decoro urbano delle città. Le agevolazioni fiscali su questi interventi nel tempo hanno subito molte modifiche.
Inizialmente il bonus facciata prevedeva una detrazione fiscale del 90% delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate, e includeva vari lavori, come ad esempio quello della tinteggiatura. La detrazione fiscale era prevista per interventi su immobili ubicati in determinate aree (zona A e zona B). Inoltre, la detrazione nel 730 era ripartita in dieci anni in quote delle stesso importo. Questo bonus ha permesso a molti di migliorare i propri immobili.
Nel tempo il bonus facciata ha avuto un’evoluzione significativa, parte nel 2020 con una detrazione fiscale del 90% sulla spesa sostenuta, poi, nel 2022 la detrazione scende al 60% mantenendo invariate i requisiti e le modalità di ripartizione in dieci anni.
Nel 2023 l’agevolazione per il rifacimento delle facciate esterne è abolita. Dal 2024 questi interventi confluiscono nel bonus ristrutturazione con una detrazione fiscale del 50% su un tetto di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Il bonus ristrutturazione è un incentivo esistente da tempo.
Anche in questo caso il bonus ristrutturazione si divide in dieci anni con rate annuali di uguale importo. Nel 2025 il bonus ristrutturazione subirà un forte taglio, dal 50% l’agevolazione scenderà al 36% su un tetto di spesa di 48.000 euro a fronte dei 96.000 euro nel 2024. Non cambia la modalità di ripartizione della detrazione fiscale in dieci anni in quote annuali di uguale importo.
A prescindere dalla percentuale della detrazione fiscale (50% o 36%), per ottenere il bonus è indispensabile effettuare il pagamento delle spese con i bonifici parlanti. Uno strumento di pagamento che permette di tracciare le spese sostenute e identificare il beneficiario del bonus.
Per poter fruire della detrazione, il bonifico parlante deve contenere indicazioni specifiche: la causale di versamento deve riportare la normativa che da diritto alla detrazione; i dati fiscali del destinatario del pagamento; i dati fiscali del beneficiario della detrazione.
Questi dati sono indispensabili per ottenere le agevolazioni e permettere all’Agenzia delle Entrate di effettuare i dovuti controlli.
In conclusione, il bonus facciata anche se scomparso nella sua forma originale, ad oggi è incorporato nel bonus ristrutturazione con una detrazione più bassa ma che consente di ottenere un rimborso sulle spese sostenute.