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Bonus Elettrodomestici 2025, cambia la data: occhio alla scadenza o non potrai fare domanda

Nelle scorse settimane è stato annunciato il Bonus Elettrodomestici 2025 previsto nella Legge di Bilancio dello scorso anno. Si tratta di un incentivo da 50 milioni di euro per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, ma che fine ha fatto?

Il decreto attuativo era atteso entro i 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, dunque, con scadenza fissata al 3 marzo, ma non è ancora arrivato. La colpa sarebbe da imputare ad una revisione della norma per tutelare il made in Italy. Il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, infatti, stanno lavorando per definire nuove regole operative, facendo slittare inevitabilmente i tempi per l’accesso al contributo. Ma andiamo con ordine.

Nuova scadenza per il Bonus Elettrodomestici 2025: rischi di perderlo

Secondo diverse associazioni di categoria lo stallo sarebbe stato causato dal testo iniziale che prevedeva il Bonus, il quale avvantaggerebbe marchi e produttori europei e asiatici, penalizzando invece le imprese italiane. Per questo motivo i due Ministeri starebbero lavorando a una modifica della norma per restringere il campo dei prodotti acquistabili con il Bonus a quelli realizzati in Italia.

Nuova scadenza per il Bonus Elettrodomestici 2025: rischi di perderlo-Designmag.it

Secondo la prima versione del Bonus Elettrodomestici l’incentivo coprirebbe fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico, con un tetto massimo di 100 euro. Per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro la cifra sale a 200 euro, anche se ogni nucleo familiare ha diritto ad un contributo per un solo prodotto. L’obiettivo è l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (con conseguente riduzione dei consumi), per favorire lo smaltimento corretto degli apparecchi vecchi. Parliamo dunque di elettrodomestici con una classe non inferiore alla B e prodotti all’interno dell’Unione Europea.

Ma, come accennato, il Governo starebbe valutando di limitare gli elettrodomestici acquistabili a quelli prodotti in Italia e che garantiscono la filiera nazionale. Dunque, dovremmo aspettarci l’introduzione di requisiti più rigidi: lavatrici e asciugatrici almeno di classe energetica A, lavastoviglie almeno di classe C e frigoriferi e congelatori almeno di casse di D.

L’intento è chiaro: evitare che fondi pubblici finiscano per favorire marchi esteri, anche se realizzati in altri Paesi europei, a discapito dell’Italia. Dobbiamo dunque aspettarci, verosimilmente, un elenco ufficiale stilato dal Ministero per determinati modelli di elettrodomestici prodotti nel nostro Paese. Ma quanto bisognerà ancora aspettare? Il Bonus è atteso per i prossimi mesi, forse giugno, ma il Governo ha già fatto sapere che non ci sarà un click day, optando per un sistema che ricorda molto quello è del Bonus tv. Si tratterà quindi di uno sconto che verrà applicato direttamente in cassa, mentre i rivenditori saranno rimborsati sotto forma di credito di imposta.

Mattia Senese

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Mattia Senese