Bonus casa? Te li paga l’amministratore condominiale: cambia tutto con la nuova normativa

Gli amministratori condominiali sono chiamati a rivedere le proprie modalità operative, conformandosi alle nuove disposizioni.

Negli ultimi anni, i bonus edilizi hanno rappresentato un’opportunità importante per i condomini, incentivando la riqualificazione degli edifici e il miglioramento dell’efficienza energetica. Purtroppo, capire come usufruire di questi bonus non è sempre semplice. Il ruolo dell’amministratore condominiale, già cruciale per il buon funzionamento del condominio, è diventato ancora più centrale nella gestione di queste agevolazioni.

Recentemente, poi, alcune sentenze hanno introdotto significative novità in materia di responsabilità dell’amministratore, con conseguenze dirette sulla gestione dei bonus edilizi. In particolare, le recenti disposizioni giuridiche hanno portato a un inasprimento delle normative e potranno influenzare direttamente i rapporti tra amministratori e condomini.

Le nuove responsabilità degli amministratori condominiali nella gestione dei bonus edilizi

Secondo quanto riportato dal portale di esperti legali “Brocardi.it”, una recente sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore ha stabilito che gli amministratori condominiali possono essere chiamati a risarcire il condominio nel caso in cui la loro condotta negligente causi la perdita dei bonus edilizi. La sentenza n. 683/2024 si fonda sull’articolo 40 del codice penale, che stabilisce che chi non fa del tutto per impedire un evento, quando ha l’obbligo giuridico di farlo, è responsabile esattamente come se lo avesse causato.

responsabilità degli amministratori condominiali nella gestione dei bonus edilizi
La nuova normativa introduce il concetto di “responsabilità omissiva” per gli amministratori condominiali – designmag.it

Questa nuove interpretazione apre una serie di scenari inediti. Ad esempio, se un amministratore gestisce in modo negligente i pagamenti per la fornitura di gas, provocando la sospensione del servizio e quindi un danno economico per i condomini, per il Tribunale è direttamente responsabile. L’amministratore in questione può quindi essere condannato a risarcire il condominio per le spese sostenute per la riattivazione della fornitura di gas, oltre agli interessi di mora accumulati a causa dei pagamenti irregolari.

L’introduzione del concetto di “responsabilità omissiva” legata al ruolo di garanzia dell’amministratore rappresenta una svolta significativa. Gli amministratori devono quindi non solo adempiere agli obblighi formali, ma anche agire proattivamente per evitare situazioni che possano danneggiare il condominio.

Le novità normative non introducono specifiche regole che direttamente obbligano l’amministratore a risarcire i condomini in caso di perdita di un bonus casa. La responsabilità dell’amministratore deriva però dall’applicazione di principi generali del diritto, in particolare la “responsabilità omissiva” sancita dall’articolo 40 del codice penale.

In sintesi, se un amministratore, per negligenza o omissione, non adempie ai suoi obblighi e ciò causa la perdita di un bonus casa, si configura una situazione in cui l’amministratore è ritenuto responsabile per non aver impedito un evento dannoso che era suo dovere evitare. Ad esempio, se l’amministratore non fornisce la documentazione necessaria, non esegue i lavori o non gestisce correttamente le pratiche burocratiche, i condomini potrebbero subire un danno economico per la perdita del bonus.

Se i condomini dimostrano che la perdita del bonus è stata causata da tali negligenze, l’amministratore può essere chiamato a risarcire i danni economici subiti dal condominio, come stabilito dalla sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore.

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