Bonus casa: “sono una trappola” adesso sei tu che devi pagare lo Stato

Arriva una novità nel mondo dei bonus edilizi che potrebbe mettere in difficoltà chi non segue alla lettera le procedure imposte dalla legge

I bonus edilizi sono una serie di agevolazioni fiscali introdotte dal governo italiano per incentivare interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici. Questi bonus mirano a favorire la riqualificazione energetica, la sicurezza sismica, la ristrutturazione edilizia e altre migliorie.

Tuttavia farne uso richiede una particolare attenzione: lo Stato è attento a non far creare illeciti o situazioni poco nitide e per questo motivo ha lanciato un nuovo decreto che fa rischiare di perdere ai disattenti un sacco di soldi.

Nuove disposizioni sui bonus edilizi: i rischi e le sanzioni da tenere d’occhio

Il recente decreto sulle Agevolazioni Fiscali introduce una significativa novità nel settore dei bonus edilizi, comportando un potenziale rischio di multa di 10.000 euro per coloro che non rispettano le nuove disposizioni. Questa misura riguarda direttamente chi investe in interventi di efficientamento energetico e antisismico, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio della spesa pubblica.

Il fulcro del nuovo decreto è la promozione di trasparenza e responsabilità. Chi effettua lavori di efficientamento energetico o antisismico è ora obbligato a trasmettere informazioni dettagliate all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche. Questo requisito mira a garantire un controllo più rigoroso e una corretta allocazione dei fondi pubblici destinati a tali interventi.

Bonus casa uovo decreto
Cosa dice il nuovo decreto sul bonus casa -(designmag.it)

Il decreto specifica che i soggetti coinvolti devono inviare una serie di dati dettagliati che includono:
I dati catastali dell’immobile interessato dagli interventi.
L’ammontare delle spese sostenute e previste per l’anno 2024.
Le percentuali delle detrazioni fiscali applicabili.

Per i lavori di efficientamento energetico, è necessario trasmettere all’ENEA non solo i dati sopra elencati, ma anche informazioni sulle spese previste per gli anni 2024 e 2025. Analogamente, chi beneficia del sismabonus deve inviare i dati al “Portale nazionale delle classificazioni sismiche“, gestito dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La nuova normativa prevede sanzioni severe per chi non adempie agli obblighi informativi. In particolare, la multa di 10.000 euro è prevista per la mancata trasmissione delle informazioni richieste. Questo sottolinea l’impegno del governo nel garantire la corretta attuazione delle politiche di efficientamento energetico e sicurezza sismica.

Il decreto identifica chiaramente i soggetti obbligati alla trasmissione dei dati. Questi includono:
– Coloro che hanno presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) entro il 31 dicembre 2023, ma non hanno ancora concluso i lavori.
– Coloro che presentano la comunicazione di inizio lavori asseverata o l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per demolizione e ricostruzione a partire dal 1° gennaio 2024.

Oltre alla multa, il decreto introduce una penalità ancora più severa per i nuovi interventi: la decadenza dall’agevolazione fiscale. Questa misura mira a disincentivare qualsiasi tentativo di elusione delle nuove regole, assicurando che solo chi rispetta pienamente i requisiti possa beneficiare delle agevolazioni.

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