Bonus casa: questi 4+1 errori sono diffusissimi ma fanno finire nei guai

Scopri i 4+1 errori più comuni che rischiano di compromettere il tuo bonus casa: ecco come evitarli per non rischiare sanzioni.

Il Bonus casa è un’importantissima agevolazione fiscale dedicata a chi desidera fare lavori di ristrutturazione edilizia e vuole spendere poco. D’altra parte, sono numerosi gli errori che possono far perdere il diritto a questa agevolazione o portare al rischio di sanzioni.

Ecco perché analizzeremo i 4+1 errori più diffusi e ti diremo come evitarli, in modo da garantire il massimo beneficio dal Bonus casa. Così non rischi sanzioni e puoi fare i lavori che desideri con facilità.

Bonus casa: gli errori più comuni da evitare per non finire nei guai

Le norme e le procedure da seguire possono essere piuttosto complesse, e anche il minimo errore può avere conseguenze significative. Per questo è importante conoscere quali sono gli errori più comuni e come evitarli:

1. Errori nella compilazione del bonifico parlante: per il Bonus casa, è obbligatorio effettuare il pagamento delle spese tramite bonifico parlante, che deve contenere tutta una serie di informazioni:

  • Causale del pagamento specifica per “ristrutturazione”;
  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • Partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico.

Se per errore si fa un bonifico ordinario, è possibile rimediare chiedendo una dichiarazione sostitutiva di atto notorio dall’azienda che riceve i soldi.

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Bonus casa: gli errori da evitare assolutamente – designmag.it

2. Mancata presentazione delle fatture: la detrazione del 50% viene compromessa se non si riescono a presentare le fatture entro i termini stabiliti. Per evitare questo errore:

  • Richiedere sempre la fattura alle imprese che effettuano i lavori;
  • Stabilire un termine entro cui avere la fattura;
  • Controllare che la fattura sia compilata correttamente.

3. Lavori non conformi: per usufruire della detrazione del 50%, è essenziale che i lavori di ristrutturazione siano conformi alle normative urbanistiche ed edilizie locali. Per assicurarsi della conformità dei lavori:

  • Consultare un’impresa locale o un consulente esperto nelle normative locali;
  • Presentare tutte le pratiche necessarie al Comune prima dell’inizio dei lavori.

Nel caso in cui lavori non siano conformi, si può rimediare presentando una richiesta di sanatoria, che se accettata, regolarizzerà la situazione.

4. Mancanza del DURC: per lavori edili iniziati dal 28 maggio 2022, con un importo totale superiore a 70mila euro, è necessario ottenere il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva). In questo caso è fondamentale specificare nell’atto di affidamento dei lavori che l’impresa applica i contratti collettivi del settore. Nell’eventualità che non ci sia l’indicazione può essere sanata tramite una dichiarazione sostitutiva dall’impresa.

5. Mancato invio della comunicazione ASL: la comunicazione all’ASL è obbligatoria per garantire la sicurezza nei cantieri e deve essere inviata prima dell’inizio dei lavori. Inoltre, è importante conservare una copia della comunicazione per dimostrare il rispetto della normativa.

Il Bonus casa offre una grande opportunità per chi desidera effettuare lavori di ristrutturazione in casa e non solo, ma è fondamentale essere consapevoli e preparati alla compilazione e invio di tutta la documentazione necessaria, evitando questi errori comuni.

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