Bonus casa: novità per gli interventi più lunghi - Designmag.it
Novità in arrivo per chi è impegnato nella ristrutturazione della propria abitazione e sta usufruendo di un bonus casa.
Ristrutturare la propria abitazione richiede tempo, risorse economiche e una buona dose di pianificazione. Nel 2024 sono diversi i bonus previsti dal governo per sostenere i lavori di ristrutturazione della propria casa: il superbonus, il bonus mobili e il bonus verde sono solo alcune delle agevolazioni attualmente disponibili.
La nuova Legge di Bilancio, infatti, ha previsto la scadenza al 31 dicembre 2024 per ottenere le agevolazioni previste per la casa. Sono già stati prorogati al 2025 anche il Superbonus, l’ecobonus per tende esterne e l’incentivo per la costruzione o la ristrutturazione di barriere architettoniche. Tuttavia, quest’anno i lavori in casa coperti dalle agevolazioni, saranno leggermente più cari.
Con l’introduzione della manovra 2024, infatti, dal primo marzo l’aliquota subirà una maggiorazione dall’8% fino all’11%, andando a colpire inevitabilmente le ritenute legate ai bonifici. Per l’Agenzia delle Entrate, l’aumento porterà nelle casse nazionali del Fisco, circa 622 milioni in più. Ma non si tratta dell’unica novità prevista nel campo delle ristrutturazioni e dei bonus casa.
Anche nel 2025 sarà possibile sfruttare il bonus casa per eseguire qualsiasi lavoro di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento edilizio su parti di edifici residenziali. L’agevolazione prevede una detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente precisato che per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione lunghi e spalmati su più anni, per determinare il limite massimo delle spese ammesse di detrazione, bisognerà tenere conto delle spese sostenute negli anni precedenti.
Qualora siano stati effettuati dei lavori di ristrutturazione in più fasi o se sono stati completati i lavori di manutenzione in più anni successivi, il proprietario può far avvalere il diritto di chiedere la detrazione anche per le spese aggiuntive. Anche in questo caso, è possibile usufruire della detrazione del 50% a condizione che gli interventi possano essere considerati “autonomamente detraibili”. Secondo quanto chiarito dall’Agenza delle Entrate, si tratta di manutenzioni che non sono considerate come prosecuzione di lavori già realizzati in anni precedenti nella stessa unità immobiliare. In altre parole, se sono stati eseguiti dei lavori che non sono una mera continuazione di quelli precedenti, questi possono essere considerati autonomamente detraibili.