Vediamo come funziona il Bonus casa che permette di installare un impianto fotovoltaico senza CILA e quali agevolazioni fiscali concede.
La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata è un titolo abilitativo indispensabile per ristrutturare un edificio effettuando interventi di manutenzione straordinaria che non alterano la struttura. Per installare il fotovoltaico occorre la CILA?
L’idea di installare un impianto fotovoltaico in casa sta attraversando la mente di tanti italiani. Rappresentando una soluzione sostenibile per la produzione di energia pulita in modo autonomo garantirebbe un risparmio sui consumi e dunque in bolletta nonché un aumento della classe energetica dell’abitazione. I moduli fotovoltaici possono essere posti sul tetto, sulla facciata di un’edificio oppure a terra. L’installatore indicherà la soluzione migliore per una corretta installazione dell’impianto.
I vantaggi del fotovoltaico in casa sono numerosi. Rispetta l’ambiente, produce un risparmio sul costo della bolletta energetica, aumenta il valore della casa, permette di avere accesso ad agevolazioni fiscali e incentivi. Il Bonus da richiedere quando si installa il fotovoltaico è il Bonus ristrutturazione. Prevede una detrazione del 50% su tetto di spesa massimo di 96 mila euro ma solo fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 l’aliquota scenderà al 36% e il limite di spesa a 48 mila euro.
Bonus ristrutturazione, la CILA è obbligatoria?
Il Bonus casa o Bonus ristrutturazione consente di ottenere le agevolazioni fiscali per recuperare parte della spesa di installazione del fotovoltaico senza obbligo di presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata. Il Decreto Bollette convertito in Legge nel 2022 ha semplificato la procedura di installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici fino a 200 kW di potenza. Queste installazioni, nello specifico, sono equiparabili a semplici interventi di manutenzione ordinaria.
Significa che non necessitano di CILA. Possono, infatti, essere eseguite senza coinvolgere lavori edilizi tradizionali. Condizione necessaria è ottenere una documentazione attestante il conseguimento del risparmio energetico in conformità con la normativa vigente. Il fotovoltaico riduce i consumi di energia proveniente da fonti fossili e di conseguenza rientra tra gli interventi per il risparmio energetico. Lo ha chiarito il MISE sottolineando come i contribuenti possano approfittare delle agevolazioni senza presentare la CILA.
Occorre puntualizzare, però, che l’installazione dell’impianto fotovoltaico richiede procedure differenti a seconda che il luogo sia libero o sottoposto a vincoli ambientali, storici, artistici, paesaggistici. In caso di vincoli, infatti, servirà un’autorizzazione per procedere con l’installazione che viene rilasciata dall’amministrazione comunale dopo aver valutato il progetto. Anche in questo caso la normativa è stata semplificata non rendendo più necessaria l’autorizzazione se l’impianto è ridotto o integrato perfettamente nell’edificio.