Da non perdere assolutamente questo Bonus casa, con una agevolazione all’85%, ecco perché è importante. Tutte le informazioni utili.
Non disperate, i bonus edilizi per lavori di ristrutturazione della casa non sono tutti spariti. Nonostante la fine del famoso e contestato Superbonus e il forte ridimensionamento degli altri bonus, alcuni sono rimasti in vigore o sono stati prorogati, con sconti anche molto vantaggiosi.
Pertanto se avete bisogno di fare lavori di ristrutturazione in casa, soprattutto per migliorare l’efficientamento energetico della vostra abitazione, avete ancora a disposizione diverse agevolazioni, a seconda del tipo di intervento. Opportunità da non perdere assolutamente. Qui di seguito, vi segnaliamo in che cosa consiste il Bonus casa che può farvi avere una detrazione fiscale fino all’85% e le altre agevolazioni disponibili.
Bonus casa, cos’è l’agevolazione all’85% e come funziona
I bonus edilizi ancora in vigore sono quelli previsti per gli interventi di ristrutturazione degli edifici che migliorano la loro efficienza energetica e per la messa in sicurezza dai rischi sismici. Si tratta, dunque, dell’Ecobonus e del Sismabonus, i più importanti, insieme ad altre agevolazioni minori. Con L’Ecobonus è possibile beneficiare di una detrazione fiscale fino all’85% per lavori di efficientamento energetico delle abitazioni.
Nel dettaglio, le detrazioni fiscali applicabili prevedono per le case singole uno sconto del 50% sulle spese sostenute per rinnovare caldaie e infissi e invece del 65% per lavori di building automation e isolamento termico. Maggiore è l’aliquota applicata per interventi nei condomini, con sconti fiscali dal 70% al 75% sulle spese per lavori di riqualificazione energetica sull’involucro degli edifici, come il cappotto termico, per intero o nelle parti comuni. L’aliquota sale all’aumentare delle prestazioni energetiche.
Mentre lo sconto fiscale più alto dell’Ecobonus, fino all’85%, si applica quando i lavori di ristruturazione per l’efficientamento dei condomini comprende anche la messa in sicurezza sismica dell’edificio, con il miglioramento di una o due classi di rischio.
Per quanto riguarda, invece, il Sismabonus in generale, l’agevolazione, che si applicherà fino al 31 dicembre 2024, prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute dei lavori per mettere in sicurezza gli edifici dal rischio sismico, con un tetto di spesa fino a 96.000 euro per ogni edificio. Lo sconto fiscale sale fino al 70% e al 90% per lavori di messa in sicurezza di edifici unifamiliari con un salto di rischio sismico rispettivamente di una o due classi.
Anche per questo bonus la detrazione maggiore è per i condomini e, anche in questo caso, arriva fino all’85% per gli interventi di messa in sicurezza delle parti comuni degli edifici. Vi ricordiamo poi, anche il Bonus ristrutturazione e il Bonus mobili, che si può utilizzare anche per l’illuminazione e l’acquisto di elettrodomestici per la cucina.